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Palazzo Ferden, il Comune chiarisce: "Mai leso l'interesse collettivo"

Domani 25 novembre la questione approda in consiglio comunale

Palazzo Ferden, il Comune chiarisce: "Mai leso l'interesse collettivo"
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In vista del consiglio comunale del 25 novembre, l'amministrazione comunale di Chiavari ha diramato una nota in cui chiarisce la sua posizione in merito allo svincolo e all'alienazione di palazzo Ferden in corso Valparaiso, già sede dell'Agenxia delle Entrate e recentemente messo in vendita a scopo residenziale. La minoranza consiliare aveva convocato una conferenza stampa per denunciare possibili conflitti d'interesse da parte di taluni membri della maggioranza.

"Procedure e norme rispettate"

“L’amministrazione non ha mai previsto alcuno svincolo, o proposto alcuna variante, per il palazzo Ferden di corso Valparaiso. Nessuna domanda è mai stata protocollata da parte della proprietà in tal senso. Non è stato leso alcun interesse della collettività, l’iter amministrativo si è sempre svolto in maniera corretta, rispettando le procedure e le norme - afferma il vicesindaco F.F. Silvia Stanig – Oggi l’immobile Ferden è al del centro dibattito che riguarda solamente gli interessi delle due società coinvolte, venditore ed acquirente, ma non la parte pubblica. Nessuno ha mai fatto richiesta di variante e la pratica edilizia, presentata per conto di una di queste società dall’assessore Bisso, è stata bloccata (già mesi fa) e poi respinta dagli uffici per mancanza di requisiti. Chi grida allo scandalo per il cambio di destinazione d’uso, che anche in questo caso non esiste, forse dimentica i fatti che hanno caratterizzato il recente passato urbanistico dell’edificio. Infatti, i tre consiglieri, Giardini, Garibaldi e Colombo, facevano parte dell’amministrazione Levaggi che aveva previsto, nel PUC da loro approvato, il cambio di destinazione d’uso del palazzo con la possibilità di costruire due nuovi piani, previsione eliminata dalla nostra amministrazione con l’adozione del Puc, votata e approvata dal consigliere Ghiggeri oggi messo da loro sotto accusa!”.

Le fasi del progetto

"Nel 1986 - prosegue l'amministrazione - è stata stipulata una convenzione tra comune di Chiavari e proprietà del palazzo Ferden che fissava un vincolo di destinazione d’uso direzionale- amministrativo; dal 1997 nell’immobile si trasferisce l’agenzia delle Entrate. Nel 2013 la giunta Levaggi-Garibaldi svincola il terzo piano e lo destina ad uso residenziale, ma nel 2015, sempre l’amministrazione Levaggi, adottando il nuovo Piano Urbanistico Comunale reinserisce il vincolo per servizi comprensoriali su tutto il complesso (compreso il piano svincolato e nel frattempo trasformato in appartamenti) e contemporaneamente prevede l’innalzamento di due piani, ad uso residenziale, con un’area progetto che contempla il cambio d’uso anche con la realizzazione di un sovrappasso alla ferrovia. Due previsioni confuse e contrastanti tra loro. Ma l’approvazione di questo PUC non è stata completata dall’amministrazione Levaggi. Nel 2017 arriva l’amministrazione Di Capua che rivede il Puc e lo riadotta nel dicembre 2018 inserendo modifiche che prevedono riduzioni volumetriche residenziali. Viene, quindi, cancellata la possibilità di innalzare di due piani il palazzo, ma il Consigliere Giardini delegato al Puc (ancora in maggioranza) lascia (o dimentica) il vincolo a servizi dello Stato nonostante l’Agenzia delle Entrate si fosse, già da agosto, trasferita presso il nuovo polo dei servizi dello Stato nel nuovo palazzo di Corso De Michiel, pagando al Comune un affitto per oltre 155.000 euro. Ad aprile 2019 la società Immobiliare Riviera srl, proprietaria del Ferden, presenta una scia per cambio d’uso e chiede lo svincolo dalla convenzione del 1986, come già accaduto nel 2013. Questa istanza viene accolta a novembre 2019 dalla Giunta Di Capua in quanto non è più necessario il vincolo a servizi dello stato visto che tutti i servizi sono stati trasferiti nel nuovo palazzo di Giustizia. Fino a maggio 2020 sarebbe stato possibile portare a compimento la pratica di svincolo perché era in vigore il Prg, mentre con il nuovo PUC tutto il palazzo (compreso il piano già adibito ad appartamenti) è ritornato destinato a Servizi dello Stato".

Coinvolgimento della maggioranza

"La proprietà, l’Immobiliare Riviera - concludono - aveva messo in vendita da tempo il palazzo, garantendo con il cambio d’uso da pubblico a privato e, nel febbraio 2021, ha sottoscritto lo svincolo, ma solo quello convenzionale, e pagato la somma di circa 180.000 euro, e non si è evidentemente accorta dell’esistenza del vincolo del Puc. In seguito, l’immobile viene venduto alla società della famiglia del consigliere Ghiggeri che, a sua volta, rivende due piani ad un’altra società. Viene poi presentata una Scia dall’arch. Bisso, fermata e respinta a causa della permanenza del vincolo. Ad oggi l’immobile risulta vincolato e non è mai pervenuta alcuna richiesta di svincolo. I fatti dimostrano l’assoluta correttezza della nostra amministrazione e nessuna lesione dell’interesse della collettività e dei chiavaresi da parte dei nostri componenti dell’amministrazione”.

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