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Parco di Portofino, Garibaldi (PD): "Con il ritorno ai vecchi confini Toti sbatte la porta in faccia ai Comuni che sarebbero voluti rientrare nell'area protetta"

Così il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno dopo l'annuncio della proposta della Regione

Parco di Portofino,  Garibaldi (PD): "Con  il ritorno ai vecchi confini Toti sbatte la porta in faccia ai Comuni che sarebbero voluti rientrare nell'area protetta"
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"Retromarcia inaccettabile"

"La proposta di Toti di mantenere i confini del Parco di Portofino ai solo tre Comuni iniziali è una retromarcia inaccettabile. Parlare di ampliamento e di conquista, solo perché è stata inserita l'area marina protetta, è un'illusione e fumo negli occhi. Mentre molti Comuni, che sarebbero voluti rientrare nell'area protetta del Parco, sono stati sbattuti fuori", così il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno Luca Garibaldi dopo l’annuncio della proposta della Regione sui confini del Parco di Portofino.

"Toti - aggiunge Garibaldi - ha deciso di svendere il progetto di Parco Nazionale per provare a risolvere la crisi di maggioranza con la Lega. Uno scambio vergognoso, avvenuto con tanto di testimoni: a che titolo, infatti, hanno partecipato alla riunione istituzionale con i Comuni, Sandro Garibaldi e Alessio Piana, consiglieri regionali della Lega, da sempre contrari al Parco? Dovevano verificare che Toti rispettasse i patti?”

“Non si può accettare - conclude - che la volontà dei territori, di chi vuole investire sullo sviluppo sostenibile del Tigullio e della Liguria, venga zittita per ragioni di equilibri di maggioranza: cacciare fuori i Comuni da un Parco è una decisione senza precedenti, che cancella occasioni di sviluppo del territorio. Metteremo in campo tutte le iniziative possibili per contrastare questa decisione e questo scambio tra Toti e la Lega”

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