Politica

Passerella del porto di Sestri Levante, il centrosinistra: "Costi stimanti dal sindaco eccessivi"

"L’importo di spesa previsto di oltre 500 mila euro per ripristinare la sola parte di passerella danneggiata a noi pare eccessivo considerato che la parte più onerosa dell’opera già realizzata non ha subito danni"

Passerella del porto di Sestri Levante, il centrosinistra: "Costi stimanti dal sindaco eccessivi"
Pubblicato:

A Sestri Levante il gruppo consiliare di minoranza del centrosinistra Progresso per Sestri-Sestri un passo avanti ricorda che la passerella pedonale di via Pilade Queirolo “venne prescelta come soluzione ideale per il prolungamento al porto della passeggiata a mare di Sestri Levante e fu realizzata anche a seguito di numerosi incontri con cittadini e associazioni di categoria”.

La soluzione, individuata al fine di inserire armonicamente il percorso in un contesto di assoluto pregio ambientale, ottenne i pareri positivi da parte di tutti gli enti sovraordinati quali Soprintendenza, Commissione del Paesaggio, Regione, Demanio, ecc. L’opera, che ha uno sviluppo complessivo pari a 230 metri, fu suddivisa due lotti (realizzati nel 2010 e nel 2017) e comportò una spesa totale di 900.000 euro con il contributo del Ministero, della Regione e solo in minima parte del Comune. La passerella venne realizzata soprattutto: per motivi di sicurezza; sia per quanto riguarda il passaggio pedonale (precedentemente la separazione fra pedoni e veicoli era affidata ad una semplice striscia di vernice bianca), sia per quanto riguarda il transito veicolare (costituito sovente da trasporti di grandi dimensioni); per aumentare e migliorare l’accessibilità degli utenti verso un’area in cui hanno sede, oltre alla Capitaneria di Porto, attività di ristoro e ludiche (ristoranti, bar, discoteche), un circolo ricreativo, ormeggi per i pescatori, ecc.

Infine – proseguono i consiglieri comunali Marcello Massucco, Elisa Bixio, Roberto Montanari e Gabriele Ovindo - l’opera in oggetto è fondamentale per consentire alle persone con disabilità l’accesso alle strutture ed alle attività presenti lungo il percorso e nel porto. Considerata l’esigua larghezza dell’attuale carreggiata, il marciapiede lato monte funge semplicemente da “salvagente” visivo; non ha infatti i requisiti indispensabili permettere il transito di una sedia a ruote ed è realizzato quasi a quota strada per poter essere sormontato dai veicoli in caso di incrocio.

"L’importo di spesa previsto di oltre 500 mila euro per ripristinare la sola parte di passerella danneggiata a noi pare eccessivo considerato che la parte più onerosa dell’opera già realizzata non ha subito danni"

Entrando nel merito, riteniamo necessario precisare che la struttura a sbalzo nell’Autunno 2023 ha subito danni per una lunghezza di circa 50 metri (sui 230 metri complessivi) in concomitanza di quella che è stata definita da Arpal una “mareggiata storica” tale da ottenere, da parte dello Stato, il riconoscimento di “calamità naturale” data l’eccezionalità dell’evento. Le violentissime onde che per tre giorni si sono infrante lungo la costa e in particolare nel Golfo del Tigullio, sulla struttura hanno provocato l’allentamento dei dadi dagli inghisaggi e il conseguente scivolamento in mare di parte della stessa. Noi crediamo che la passerella, oltre ad essere gradevole e bella (come peraltro riconosciuto dallo stesso sindaco Francesco Solinas durante un recente consiglio comunale), seppur con qualche fragilità, abbia un alto valore funzionale e che perciò debba essere preservata e ripristinata. Il sindaco sulla stampa dichiara che “la ricostruzione a nuovo della passerella presenta un costo stimabile di oltre 500.000 euro … rimanendo comunque esposta al rischio di nuovi danneggiamenti causati dalle mareggiate” e ritiene sia più “responsabile portare avanti un progetto” alternativo che preveda “il banchinamento del percorso che allarghi la sede stradale e permetta di inserire anche una comoda passeggiata lato mare”. L’importo di spesa previsto di oltre 500.000 euro per ripristinare la sola parte di passerella danneggiata a noi pare eccessivo. Considerato che la parte più onerosa dell’opera già realizzata (pali di fondazione, sottoservizi, cordoli in cemento armato, ecc.) non ha subito danni, il costo da sostenere a noi risulta nettamente inferiore, anche nell’ipotesi di dover aggiungere un riordino cautelativo della scogliera di protezione. Il suddetto intervento comporterebbe invece rispetto ad altri: minori costi (anche grazie al recupero di opere già realizzate); tempi più brevi (anche dal punto di vista autorizzativo/burocratico); maggiore sicurezza per tutti.

Per quanto riguarda il futuro “banchinamento del percorso”, ipotizzato dal sindaco per consentire l’ampliamento di carreggiata e marciapiedi, sinceramente non riusciamo proprio ad immaginare un largo nastro in cemento e asfalto (perché di questo si tratta) a perimetro della nostra penisola considerata di eccezionale importanza paesistica e dove la mano dell’uomo sino ad oggi è passata lieve e leggera. Infine, riguardo alla prima opera che il sindaco intende realizzare, stimata in 73.000 euro , rileviamo poca chiarezza in merito ai lavori previsti (quanti metri di ringhiera in acciaio saranno smontati e dove saranno riposizionati? quanti metri di passerella saranno rimossi? ecc.). Non sarebbe più opportuno investire subito tale importo per il ripristino definitivo della parte di passerella danneggiata rendendola nuovamente fruibile?”, si domandano Massucco, Bixio, Montanari e Ovindo.

Seguici sui nostri canali