Per Sori: «Più sicurezza, meno Sprar e meno accattonaggio»

Il candidato sindaco Mario Reffo e Stefano Garassino, assessore genovese alla sicurezza, protagonisti di un dibattito pubblico

Per Sori: «Più sicurezza, meno Sprar e meno accattonaggio»
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Ieri sera l'incontro di "Per Sori": fra i temi sicurezza, accattonaggio ed accoglienza.

Per Sori: «Più sicurezza, meno Sprar e meno accattonaggio»

È conosciuto come “Decreto Salvini: sicurezza e immigrazione” e costituisce un tema di grande attualità. Protagonista l’assessore alla Sicurezza del Comune di Genova, Stefano Garassino, ieri sera a Sori una platea attenta e interessata ha partecipato alla conferenza pubblica organizzata dalla lista "Per Sori".

«I nostri concittadini sentono molto il problema della sicurezza – spiega il candidato sindaco Mario Reffo – e sull’argomento abbiamo ricevuto dall’assessore Garassino molte informazioni su telecamere e altri strumenti che permettono di disciplinare i comportamenti e le attività nei centri abitati. Quello che invece ci spiace è che l’attuale amministrazione di Sori non abbia saputo servirsi di quei fondi, circa 37 milioni di euro stanziati anche per i piccoli comuni con meno di 5.000 abitanti, per installare sistemi di videosorveglianza. Quello che noi abbiamo intenzione di migliorare è proprio la sicurezza degli spazi pubblici, delle strade e dei luoghi che necessitano di maggiore sorveglianza. Implementare l’impianto di videosorveglianza significa dare la possibilità ai sindaci e alle amministrazioni comunali di controllare i propri territori, come indicato espressamente nel decreto sicurezza. Con le prossime elezioni siamo di fronte a una scelta tra due diversi modi di intendere l’amministrazione del paese. Per me i soresi vengono prima di tutti e il loro benessere attraverso il turismo, il commercio, lo sport e le imprese che danno lavoro nel nostro territorio valgono molto di più dello Sprar e dei migranti. La sicurezza, sia quella che riguarda l’ordine pubblico sia quella del territorio con le sue problematiche idrogeologiche sono la mia bussola. Ringrazio l’assessore Garassino che, raccontando l’esperienza di Genova il nostro capoluogo guidato dal mio caro amico Marco Bucci, ci ha confortato sulla bontà delle nostre scelte e delle nostre proposte. Sori deve cambiare e voltare pagina, passando dalle chiacchiere radical chic alla soluzione pragmatica dei problemi».

Nel corso della serata si è trattato anche dell’accattonaggio molesto, punto sul quale Garassino e Reffo si sono trovati sulla stessa lunghezza d’onda: «Non possiamo tollerare che i nostri anziani siano molestati da finti poveri – prosegue Reffo - che in realtà sono spesso la manovalanza di organizzazioni criminali. Solidarietà con chi ha bisogno davvero, tolleranza zero per tutti gli altri». Al centro della conferenza dell’assessore Garassino anche la possibilità di richiedere lo sgombero di aree in cui è indicata la presenza di abusivismo, Daspo urbano, ovvero la possibilità di vietare l’accesso ad alcuni soggetti in determinati luoghi.

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