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Pesca alla trota, Muzio chiede una proroga per poter salvare il settore

Discussa in Consiglio Regionale l’Interrogazione del capogruppo di Forza Italia: “A rischio molti posti di lavoro nell’entroterra e la passione di migliaia di pescasportivi”

Pesca alla trota, Muzio  chiede una proroga per poter salvare il settore
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“Serve al più presto una proroga a livello nazionale per consentire l’immissione in fiumi e torrenti di trote fario e iridea. A causa della linea adottata dal Ministero per la Transizione Ecologica e dal Consiglio del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, basata su criteri eccessivamente restrittivi e generalisti circa le specie considerate non autoctone, sono a rischio non soltanto la possibilità per tanti pescasportivi di praticare questa loro passione, ma anche tante attività e tanti posti di lavoro legati all’indotto. La pesca alla trota coinvolge ogni anno in Liguria circa 25 mila persone, delle quali oltre la metà proveniente da fuori regione o dall’estero. E’ un pezzo importante della nostra economia regionale, in particolare nel nostro entroterra, che va salvaguardato”. E’ quanto ha dichiarato il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia, al termine della discussione in aula della sua Interrogazione relativa al diniego del Ministero della Transizione Ecologica all’immissione della trota fario e della trota iridea nelle acque interne della Liguria.

“Ben venga – ha proseguito Muzio - l’iniziativa della Regione di predisporre una nuova richiesta al Ministero per ottenere l’autorizzazione all’immissione di queste trote in tratti di corsi d’acqua della Liguria, rielaborando e puntualizzando lo studio presentato nel marzo scorso. Si potrebbe però trattare di quantitativi di avannotti e di tratti d’immissione molto limitati. Per questo credo che vada fatto un passo ulteriore, mettendo in campo la richiesta, in sede di Conferenza Stato-Regioni, di un accordo che fissi quanto prima un congruo periodo transitorio per consentire da subito le immissioni in ottemperanza alle Carte Ittiche e ai vigenti Piani Ittici regionali, accompagnando il sistema gestionale della pesca nelle acque interne ad un graduale adeguamento della normativa”.

“Ricordo che, per quanto riguarda la trota fario di origine atlantica – ha sottolineato ancora il capogruppo di Forza Italia - parliamo di una specie che è presente nelle nostre acque da più di 150 anni, come testimoniato da documenti dell’epoca. E’ evidente che, come sostengono molti studiosi, fa ormai parte a pieno titolo del nostro ecosistema. Vietarne l’immissione in fiumi e torrenti, nelle nostre 109 aree regionali di pesca alla trota, è davvero una decisione incomprensibile, assolutamente priva di buon senso. Il Ministero della Transizione Ecologica, che è chiamato a mettere in campo provvedimenti importanti per il nostro Paese per andare nella direzione della salvaguardia ambientale, lo deve fare attraverso decisioni che siano comprensibili, motivate e ragionevoli, che non mettano in ginocchio i territori e la loro economia”, ha concluso Muzio

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