Consiglio regionale

Pesca sportiva, Pastorino: “Rifiutato mio odg, a galla le contraddizioni del centrodestra”

Aveva ad oggetto le limitazioni imposte dal decreto emanato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF)

Pesca sportiva, Pastorino: “Rifiutato mio odg, a galla le contraddizioni del centrodestra”
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Il consigliere regionale di Linea Condivisa Gianni Pastorino, stamattina, martedì 5 marzo, ha tentato di presentare in Consiglio regionale  un ordine del giorno circa la questione del decreto emanato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) che riguarda le limitazioni alla pesca sportiva, che in sintesi ha previsto la riduzione, da 200 a 150, del numero di ami da poter calare in mare, prevedendo anche pesanti sanzioni per questa e altre violazioni.

Le dichiarazioni del consigliere Pastorino

“Questa mattina, in consiglio regionale ho tentato di presentare un ordine del giorno circa la questione del decreto emanato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) che riguarda le limitazioni alla pesca sportiva, che in sintesi ha previsto la riduzione, da 200 a 150, del numero di ami da poter calare in mare, prevedendo anche pesanti sanzioni per questa e altre violazioni”.

A dichiararlo è il capogruppo di Linea Condivisa in Regione Gianni Pastorino.

“Sorprendono due cose, – continua - la prima è che sembra che tutti i governi, chi più o meno, questo di più, massacrino questo settore, quello della pesca dilettantistica e sportiva; massacrato nei canoni demaniali rispetto alle associazioni che svolgono una funzione di tutela delle tradizioni marinare della nostra regione. Il risultato, purtroppo è che alcune associazioni con l’aumento dei canoni hanno già dovuto chiudere. Oggi questa attività viene ulteriormente massacrata da una normativa che sotto il cappello della tutela del patrimonio marittimo determina situazioni veramente disagevoli per un’attività anche di notevole rilevanza sociale. Naturalmente la norma sembra presupporre l’incapacità di accertare le violazioni, e quindi il risultato è quello di inasprire le limitazioni alla pesca dilettantistica e sportiva. Se ci sono violazioni che hanno ripercussioni sull’equilibrio marino noi siamo i primi a chiedere che vengano sanzionati, ma non si interviene limitando un’attività e inasprendo le sanzioni perché non si è in grado di fare operazioni di controllo.

“Personalmente – continua Pastorino - credo che la stragrande maggioranza delle persone che praticano queste attività siano corrette, si attengono alle prescrizioni indicate e non si capisce perché debbano subire questa ulteriore penalizzazione. C’è però anche un aspetto politico regionale in questa vicenda: da una parte il collega Claudio Muzio di Forza Italia che per correttezza ha firmato la mia proposta di ordine del giorno, e dall’altra i suoi colleghi di centrodestra che si sono rifiutati determinando di fatto l’impossibilità di presentare il mio odg in aula.

È vero che stiamo parlando di una questione tecnica e limitata a una parte di cittadinanza, ma questo dimostra ancora una volta la confusione all’interno del centrodestra in Regione. Pur non avendo dubbi sulla buonafede del collega Muzio mi fa sorridere che poi venga presentata una sua interrogazione a riguardo, che peraltro a questo punto farò anche io, ma che, è giusto sottolinearlo, non impegna la volontà della giunta, a differenza di un ordine del giorno che avrebbe visto il consiglio regionale diventare protagonista di una battaglia. Mi piace sottolineare che, mentre in consiglio regionale mi batto personalmente su questa vicenda, a livello parlamentare Luca Pastorino ha presentato un’interrogazione per chiedere chiarezza e modificare il decreto”.

“Prendiamo atto – conclude Gianni Pastorino - delle continue contraddizioni del centrodestra, del fatto che quando andranno in onda le interrogazioni l’assessore competente dirà che se ne stanno occupando, ma che evidentemente non è a conoscenza che una parte consistente della maggioranza non ha fatto approvare un ordine del giorno a sostegno della pesca dilettantistica e sportiva. La maggioranza di centrodestra mostra ancora una volta tutte le sue ambiguità, tra chi non sa, chi non può e chi non vuole”.

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