E' polemica sulle commemorazioni dell'alpino Luigi Capurro

Il consigliere Alessandro Croce lamenta una scarsa informazione nella diffusione dell'evento

E' polemica sulle commemorazioni dell'alpino Luigi Capurro
Pubblicato:
Aggiornato:

Ottima l’iniziativa voluta dal Gruppo Avegno Recco e Golfo Paradiso per ricordare l’alpino Luigi Capurro, scomparso in Russia nel gennaio del 1943, ma si poteva fare di più. La protesta, seppur esposta con modi corretti e dando il giusto merito al gruppo alpini per l’iniziativa svolta, arriva da Alessandro Croce consigliere comunale d’opposizione di AlternativAvegno.

Croce: «Non siamo stati informati di quella data»

«Riconosco e condivido in pieno il grande lavoro svolto, da sempre, dai rappresentanti e coordinatori della sezione alpini di Avegno e Recco, oggi ancor più,  per la ricerca ed il ricordo di un cittadino di Avegno ed alpino fra i tanti dispersi durante la guerra a seguito della campagna di Russia – afferma Croce - rimane soltanto il rammarico di non aver potuto presenziare, come gruppo consiliare e come cittadino insieme ai cittadini di Avegno, evidentemente poco informati che in quella data si era deciso di dare spazio ad un evento così importante». Effettivamente la celebrazione non è stata molto pubblicizzata. Il capogruppo Franco Bonavena si è attivato soprattutto nei confronti dei familiari di Capurro, delle diverse sezioni alpini presenti sul territorio, delle associazioni combattentistiche e dell’amministrazione comunale.

Nessun manifesto in paese

Certo un manifesto affisso in paese avrebbe contribuito nel promuovere la cerimonia, sarà per la prossima volta. Croce, infine, riconosce al gruppo alpini l’impegno e la volontà nel rimarcare la memoria ed il sacrificio dei nostri padri e delle donne, in un periodo storico particolare per l’Italia e per l’Europa intera, oggi area geografica fondamentale perché determina uno stato di equilibrio fra la ragione di vivere in pace rispetto alla guerra.

 

Le altre notizie su Il Nuovo Levante

Seguici sui nostri canali