Ponte di ferro di Recco, revoca per la ditta appaltatrice

Botta e risposta tra minoranza e sindaco

Ponte di ferro di Recco, revoca per la ditta appaltatrice
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Ponte di ferro, i consiglieri comunali di Civica Gian Luca Buccilli e Giuseppe Rotunno attaccano la giunta di Recco: “Risalgono ai primi giorni del nuovo anno solare le dichiarazioni affidate al Secolo XIX dal sindaco Gandolfo (“sono ottimista sul buon esito dell’appalto”) e dall’assessore Peragallo (“sto seguendo la pratica in prima persona”). La realtà dei fatti contrasta con il contenuto di queste esternazioni. Ora non resta che registrare il perdurante inadempimento del privato e, sempre a norma del Codice degli Appalti, attivare la procedura finalizzata ad ottenere la rescissione del contratto, applicando poi le sanzioni economiche a carico della ditta. Solo successivamente il Comune potrà dare luogo a un nuovo affidamento dell’incarico per realizzare l’opera pubblica in argomento. Il sindaco Gandolfo e l’assessore Peragallo, otto mesi or sono, dall’amministrazione precedente hanno ricevuto in eredità un progetto già approvato in fase esecutiva, finanziato con mezzi di bilancio e attraverso un contributo regionale. In prima battuta hanno deciso di posticipare di quattro mesi l’affidamento dei lavori; in seguito hanno gestito il rapporto con la ditta incaricata di eseguire l’opera pubblica con modalità i cui risultati concreti sono di tutta evidenza. Parliamo di un’opera pubblica che si può realizzare in cento giorni (secondo il cronoprogramna dei lavori indicato nel capitolato d’oneri) e di importo pari a 80 mila euro. Attraverso un’istanza di accesso ai contributi previsti dal Fondo Strategico Regionale 2019 introdotto dalla Legge 145/2018, il Comune aveva ottenuto una compartecipazione alla spesa complessiva nella misura di 70 mila euro. Su questo finanziamento incombe il rischio di una revoca.

Botta e risposta tra minoranza e sindaco

La replica del sindaco Gandolfo non si è fatta attendere: ““E’ inadempiente. Siamo nelle condizioni per valutare la risoluzione del contratto con l’impresa Comea di Casamarciano, che ha avuto lo scorso settembre l’appalto per i lavori di costruzione del ponte di ferro sul torrente, tra via Pisa e via Milano. La normativa in materia di appalti è molto chiara: in caso di grave ritardo o inadempimento dei vincoli contrattuali è prevista la revoca del contratto. Ripercorriamo le tappe di affidamento dei lavori per la passerella sul torrente Recco, con l’iter che la normativa prevede e la soluzione contemplata. I lavori – a carico della Regione Liguria per 69.944 euro mentre il comune di Recco contribuisce con 4.464 euro – erano stati affidati il 9 settembre 2019 con il termine stabilito di cento giorni per la consegna del “ponte di ferro”. Scaduto il 19 dicembre 2019 il tempo concesso, per permettere l’esecuzione dell’opera, del cantiere non c’era traccia. Inevitabilmente è partita la diffida fatta seguire dalla richiesta all’impresa Comea di rispettare il contratto entro i successivi 30 giorni (19 gennaio 2020). Scaduto anche questo termine, l’ufficio comunale Lavori Pubblici ha già programmato le sue azioni, secondo quanto prescrive la normativa in materia: convocare l’impresa per un sopralluogo congiunto e procedere alla stesura di un verbale di constatazione; in caso di mancato inizio dei lavori il contratto sarà rescisso e si scorrerà la graduatoria di gara per l’individuazione di una nuova impresa esecutrice, valutando se l’impresa che si è classificata seconda nella gara è in grado di offrire lo stesso servizio, a condizioni e costi analoghi alla prima in graduatoria. Tale procedura permetterà all’Amministrazione comunale di non far partire una nuova a gara e quindi di restringere i tempi di nuovo affidamento. Contestualmente si procederà all’escussione della fidejussione, polizza stipulata a suo tempo dall’impresa aggiudicataria, a garanzia dell’adempimento contrattuale”.

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