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Portici e verande sono da considerarsi spazi aperti? Parla l'assessore Ratto

L'intervento dell'assessore al commercio rivolto ai ristoratori chiavaresi

Portici e verande sono da considerarsi spazi aperti? Parla l'assessore Ratto
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L'assessore al commercio e alla promozione della città di Chiavari Gianluca Ratto ha fornito un'importante precisazione rivolta a tutti gli esercizi e i locali riguardante la locuzione "all'aperto" utilizzata per definire l'attività di somministrazione consentita dall'ultimo decreto legge del Governo. Nella "città dei portici", infatti, c'è una certa confusione riguardo la modalità in cui bar e ristoranti possono organizzare i loro spazi esterni: portici e verande sono da considerarsi all'aperto o al chiuso?

Le risposte dell'assessore

Ecco quanto dichiarato da Ratto in un comunicato rivolto agli esercenti chiavaresi:

Per quanto riguarda l'espressione "all'aperto" - precisa - rientrano in questa tipologia tutte quelle attività che dispongono di spazi sotto portici, tettoie e coperture, verande, loggiati, balconate, dehors o mediante utilizzo di ombrelloni o similari, almeno aperti su tre lati. Se la veranda o il portico dispone di porte scorrevoli queste devono necessariamente restare aperte su tre lati.

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