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Porto di Chiavari, i dubbi del consigliere Orecchia

"Cosa sta nascondendo questa Giunta?"

Porto di Chiavari, i dubbi del consigliere Orecchia
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Ik Consigliere Comunale di Chiavari Nicola Orecchia di Chiavari con Te! interviene sul tema del porto di Chiavari

"Durante l'ultimo Consiglio Comunale l’intera Minoranza presente alla seduta ha dovuto abbandonare l'aula a seguito dell'illustrazione e del dibattito su una pratica riguardante il porto cittadino che ha sollevato parecchie perplessità e domande, ma ha ricevuto ben poche risposte.
Si tratta di alcune modifiche "addendum" al contratto n. 3400/2011 stipulato dal Comune con Tigullio Shipping S.p.A., a cui, come noto, oltre alla costruzione e alla gestione del nuovo porto privato "Calata Ovest”, è stato affidato il servizio di alaggio e varo delle imbarcazioni per tutto il porto.
In particolare, con la delibera proposta, il Comune ha deciso di mettere a disposizione della società privata alcune aree pubbliche, aggiuntive a quelle già concesse, per svolgere il servizio di alaggio e varo che non solo sono sempre state nella disponibilità di Marina Chiavari (Società in house del Comune cui è affidata la gestione del porto pubblico), ma soprattutto che non hanno nulla a che vedere con il servizio di alaggio e varo.
Tali aree, infatti, erano utilizzate da Marina Chiavari per lavori di manutenzione delle imbarcazioni e altri usi portuali (come movimentazione natanti, rimessaggio, parcheggio) e garantivano un congruo ricavo alla Società pubblica e, quindi, al Comune. Siccome stiamo parlando di una concessione di aree per la bellezza di 27 anni, gli introiti che vengono sottratti a Marina Chiavari a favore del privato sono ragguardevoli e superano sicuramente il milione di euro.
Basti pensare che solo l’area posta nelle immediate vicinanze dello scalo di alaggio (dove si trova la gru – Travel Lift - per il sollevamento delle imbarcazioni) ha reso a Marina Chiavari nell’anno 2024 un’entrata di circa 54.000,00 €, che moltiplicata per 27 anni avrebbe potuto arrivare a quasi un milione e mezzo di euro di incassi.
Non solo. A seguito di tale delibera Marina Chiavari per poter continuare ad utilizzare lo scivolo destinato alle piccole imbarcazioni, dovrà versare a Tigullio Shipping un canone di 47.800,00 € all’anno (che moltiplicato per 27 anni supererà la spesa di un milione e duecentomila euro).
Per giunta, il Comune che, in base al contratto con Tigullio Shipping ha diritto a richiedere al privato il 20% sulle tariffe di tutti servizi di alaggio e varo, con tale delibera rinuncia anche all’incasso dell’aggio per le barche fino a 5,5 metri di proprietà degli utenti esterni del porto. Vero è che, in cambio, Tigullio Shipping dovrà versare, a sua volta, un canone al Comune, ma apparentemente sembra nettamente inferiore rispetto agli introiti che potrà ricavare dallo sfruttamento in via esclusiva di tali aree.
Altro aspetto poco chiaro è che questa assegnazione di aree è stata fatta senza alcuna gara d’appalto e forse senza neppure coinvolgere Marina Chiavari.
Quale sia l’interesse pubblico alla base di tale decisione non ci è stato chiarito. Pertanto, ci siamo dichiarati insoddisfatti dalle risposte dell’Assessore competente Alessandra Ferrara e dal Sindaco e abbiamo chiesto il ritiro della pratica per un ulteriore approfondimento e, dinanzi all’ostinato diniego, siamo usciti dall’aula. A questo punto non ci resta che valutare se sottoporre la pratica al vaglio della Corte dei Conti, per verificare che non vi sia il rischio che tale decisione possa arrecare un consistente danno erariale al Comune di Chiavari.
Che sul nostro porto sia calata una fitta nebbia lo dimostra anche il silenzio assordante rispetto ad una mia interrogazione presentata il 17 febbraio u.s. (quasi un mese fa!) al Sindaco ed ai Dirigenti Comunali nella quale chiedevo semplicemente di sapere quante operazioni di alaggio e varo erano state compiute da Tigullio Shipping a decorrere dal 14.10.2024 e di conoscere il conseguente importo che avrebbe dovuto introitare dal Comune.
Ad oggi nessuna risposta.
Eppure basterebbe consultare il registro delle operazioni in possesso di Marina Chiavari e calcolare la percentuale di aggio del 20% sul totale delle movimentazioni per avere i dati richiesti e fornirmeli.
Cosa sta nascondendo questa Giunta?
Per saperlo ho trasformato la mia interrogazione in interpellanza da inserire all'ordine del giorno e possibilmente discuterla nel prossimo Consiglio Comunale che ci auguriamo non sia (come quello dell'altra sera) a distanza di 3 mesi".

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