«Il regolamento di polizia locale si arena, la maggioranza costretta al passo indietro»: sul consiglio comunale di ieri a Sestri Levante arrivano le considerazioni del gruppo consiliare di minoranza “Progresso per Sestri”.
Il punto di “Progresso per Sestri”
«Il consiglio comunale di ieri ha acceso ulteriormente i riflettori sulle storture contenute nel regolamento di Polizia Locale proposto dalla maggioranza. È emerso chiaramente che il testo non è frutto del lavoro tecnico degli uffici comunali – che avrebbero sicuramente prodotto un documento equilibrato – ma di alcuni consiglieri, con Smeraldi in primo piano, il che spiega l’impostazione ideologica e illiberale del provvedimento. Basti un dato per comprendere l’eccesso: a Sestri Levante sono previsti ben 25 commi di divieto, contro i soli 7 della vicina Chiavari.
Come opposizioni ci siamo resi disponibili a un confronto serio e anche a votare una singola modifica sul cosiddetto Daspo urbano. Ma il sindaco, che da settimane sui giornali lamenta l’impossibilità di agire “per colpa delle opposizioni”, ha rifiutato ogni apertura. Vale la pena ricordare che lo stesso consiglio di ieri è stato convocato su richiesta delle opposizioni, dopo che dal 29 agosto la maggioranza non aveva più mosso un dito.
In aula abbiamo messo in evidenza tutti i limiti di questa bozza, mentre dai banchi della maggioranza è arrivato solo silenzio. Nel pomeriggio era ormai evidente che Solinas non avrebbe avuto i numeri per approvare un regolamento assurdo e liberticida. Dopo sei ore di discussione, il presidente ha chiuso la seduta lasciando inevasa – per la seconda volta – l’approvazione del regolamento.
Così il cosiddetto “divietometro” è stato accantonato. La pratica è stata ritirata e rinviata, mentre la priorità del prossimo Consiglio sarà l’approvazione del bilancio consolidato. Questa vicenda avrebbe dovuto rappresentare una lezione: non si governa imponendo scelte calate dall’alto e facendo perdere tempo alla città con provvedimenti inutili e dannosi, quando i cittadini attendono risposte sulle vere priorità amministrative.
E invece, quale è stata la risposta del sindaco? Una nuova convocazione del consiglio, con all’ordine del giorno una modifica al regolamento d’aula per impedire ai gruppi consiliari di presentare emendamenti. Un tentativo che conferma la deriva autoritaria di questa maggioranza: dopo aver fallito sul regolamento di Polizia Locale, ora vuole limitare persino gli strumenti democratici del consiglio comunale. Ma troverà una ferma opposizione, sia in consiglio che in città».