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Rapallo: aria di tregua in maggioranza

Asilo verso il sì definitivo, ma la partita è ancora aperta

Rapallo: aria di tregua in maggioranza
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C'è aria di tregua nella maggioranza del consiglio comunale di Rapallo, che pareva incrinata nelle scorse settimane per la partita dell'asilo nel parco Casale.

La vicenda

“Un’importante opera che consentirà di avere sessanta posti per i nostri bambini. Un segnale di speranza e di attenzione alle nostre famiglie”.

Così il presidente del Consiglio Mentore Campodonico, nel presentare l’ordine del giorno della seduta del 2 settembre scorso, descriveva il progetto del nuovo asilo di parco Casale.

Allora, all’esame del parlamentino rapallese, venivano portate “l’attestazione dell'interesse pubblico e l'accoglimento delle necessarie deroghe al Puc in ordine alla realizzazione nelle ex serre comunali dell'asilo nido - spiegò allora - Una variante al progetto della ludoteca per poter accedere al finanziamento del PNRR che prevede termini stringenti, con l'affidamento dei lavori entro il 31 di ottobre, l'avvio entro il 31 dicembre di quest'anno, il fine lavori al 31 marzo del 2026 e il definitivo collaudo per il 30 giugno”.

Quello stesso asilo che fino a pochi mesi fa veniva descritto come un “segnale di speranza”, nelle scorse settimane si è trasformato nel campo di battaglia fratricida della maggioranza Ricci. E ironia della sorte, tra i volti di spicco dei sei dissidenti che si opporrebbero alla realizzazione dell’asilo, spiccherebbe proprio quello di Campodonico.

I sei dissidenti

La loro contrarietà è un dato di fatto, ma il condizionale in questo caso resta d’obbligo, perché se da un lato fonti di corridoio riferiscono di come i sei stiano elaborando un ordine del giorno da presentare in aula, dall’altro parrebbe anche profilarsi un’imminente dietrofront. Più che di un effettivo rientro nei ranghi, si tratterebbe però di una tregua armata tale da riuscire a palesare un certo malcontento verso il primo cittadino, senza però compromettere irrimediabilmente la tenuta della sua amministrazione.

Per salvare capra e cavoli occorrerà tuttavia un capolavoro di equilibrismo. C’è ancora margine per fermare il progetto, come vorrebbero i sei e buona parte della cittadinanza?

L’amministrazione su questo aspetto è stata categorica: l’asilo si farà, punto e basta!

Ma allora come potrà essere giustificata l’eventuale retromarcia dei dissidenti? Basterà puntare sul rischio di danno erariale derivante dal ritiro del progetto? Un po’ come a dire: “avremmo voluto opporci, ma purtroppo avevamo le mani legate”?

Difficile prevederlo, anche se, col passare delle ore, il termometro della maggioranza sembra indirizzato a viaggiare in controtendenza rispetto ai 30 gradi registrati dalle farmacie, destinando al congelamento quella potenziale crisi paventata negli ultimi giorni.

Per avere una risposta definitiva occorrerà attendere il Consiglio straordinario richiesto dall’opposizione di questa sera, a partire dalle 21: una seduta che si preannuncia già infuocata.

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