Rapallo: Carannante fa il punto su un anno di Giunta Ricci
L'appello ai cittadini: "Smettiamola di votare sempre gli stessi e di aspettarci risultati diversi"

Il consigliere comunale di opposizione, del gruppo Libera Rapallo, Andrea Carannante fa il bilancio dopo un anno di Giunta Ricci.
Rapallo
"È passato un anno dall’insediamento dell’amministrazione Ricci, e possiamo dirlo senza giri di parole: è stato un disastro. Un fallimento su tutta la linea. E non è una sorpresa."- così Andrea Carannante.
"Già dalla nascita di questa giunta era evidente che l’unico collante fosse la spartizione del potere, non certo un’idea di città. Lacerazioni interne, guerre di corrente, manovre da manuale di piccolo cabotaggio politico: questi sono stati i veri protagonisti della maggioranza fin dal primo giorno. Altro che civismo, altro che novità. E mentre loro si combattono per poltrone, visibilità e rendite future, Rapallo sprofonda. Non si rendono conto – o forse non gliene importa – che l’unico atto dignitoso che potrebbero fare per la città, oggi, sarebbe farsi da parte. Ci avevano promesso una stagione nuova, fatta di concretezza, ascolto, decoro, partecipazione. Ma è bastato poco per far cadere la maschera. Le promesse? Disattese. Anche quelle più simboliche. Il polpo che doveva tornare al suo posto è ancora sparito. La società in house per i parcheggi, che doveva nascere in pochi mesi, è un fantasma. Neanche uno statuto."
Traffico e pulizia
"E nel frattempo, Rapallo è diventata irriconoscibile: sporca, caotica, abbandonata. Un traffico impazzito, uno smog crescente, una manutenzione ordinaria completamente assente. E cosa ci propongono? La pista da sci di plastica in campagna. Le piattaforme galleggianti per il bagno. Una serie di trovate imbarazzanti, buone solo per farsi due selfie e vendere fumo sui social. Una presa in giro continua. Una città ridicolizzata da chi dovrebbe rappresentarla."- così il consigliere.
Il parco Casale
"Ma la cosa più grave è l’arroganza. La sordità. L’ostinazione con cui questa amministrazione ha tirato dritto su questioni che hanno visto una città intera dire no. L’asilo nel Parco Casale è l’emblema di questo modo di fare: un progetto devastante, imposto con la forza, ignorando ogni voce contraria, ogni osservazione tecnica, ogni richiesta di buon senso. Sono voluti andare avanti a testa bassa, senza ascoltare nessuno. E oggi ne pagano le conseguenze. Ma il conto lo paga la città."
L'opposizione
"Intanto, le mozioni e gli ordini del giorno dell’opposizione – quelli che loro stessi hanno approvato in aula – sono diventati carta straccia. Non uno è stato rispettato. Ci trattano come un fastidio, e trattano i cittadini con lo stesso disprezzo. È chiaro che non sanno governare. Ma peggio ancora, non vogliono nemmeno provarci."
Il senso di democrazia
"Ricordiamo che questa amministrazione doveva nascere senza simboli di partito, tutta “civica” e indipendente. Invece sono riemersi i soliti simboli, le solite facce, gli stessi assessori delle passate gestioni che tanto avevano deluso. L’unico volto davvero nuovo – Piazza – il più votato nella sua lista, è stato rimosso e messo fuori da tutto. Questo è il loro senso della democrazia: chi è scomodo, chi è autonomo, chi ha consenso, va eliminato."
Il confronto con le altre città del Levante
"Nel frattempo, la città resta buia, sporca, disorganizzata. I quartieri sono abbandonati. La sicurezza è una percezione lontana. Gli eventi sono pochi, e gestiti male: nessuna logistica, nessun piano traffico, nessun servizio. Gli asfalti sono in condizioni pietose, i parcheggi insufficienti, la mobilità caotica.
Basta uscire da Rapallo e guardarsi intorno: Chiavari, Lavagna, Santa Margherita… lì sembra di essere in Europa. Qui sembra di essere nel terzo mondo. Ma chi amministra fa finta di niente. L’importante è mantenere il potere. E possibilmente conservarlo anche per il futuro."
Il porto
"Adesso c’è anche il nodo del porto, l’ennesima questione che rischia di esplodere. Ma la verità è che non serve altro tempo per giudicare: un anno è bastato. È stato più che sufficiente per capire che questa amministrazione è fallimentare, bugiarda, inconcludente e profondamente inadeguata.
E qui non c’è nulla di personale. Nessun attacco ai singoli. Ma è un giudizio politico, netto, sul loro operato. Sulla loro visione distorta della cosa pubblica. Sul modo in cui stanno umiliando questa città."
L'appello ai cittadini
"C’è però un’ultima cosa che va detta, ed è rivolta a noi tutti, ai cittadini: smettiamola di votare sempre gli stessi e di aspettarci risultati diversi. Dopo anni di promesse tradite, è ora di aprire gli occhi. È ora di spezzare il meccanismo perverso che porta a eleggere chi ha già dimostrato di non essere all’altezza. Liberiamo Rapallo"- conclude il consigliere Carannante.