Rapallo: non si placa la discussione sulla partecipazione al congresso di Pro-Vita di un membro di Giunta
La discussione si è riaccesa dopo l’adesione al documento "Fratelli Tutti", che il consigliere Angiolani definisce in netta contrapposizione con i temi presenti del documento approvato

Ieri sera, martedì 15 aprile, si è tenuto il consiglio comunale a Rapallo e tra i punti all'ordine del giorno c'è stata l'adesione al documento "Fratelli Tutti". Il consigliere comunale di opposizione Francesco Angiolani ha chiesto però spiegazione alla Giunta sulla partecipazione al congresso di Pro-Vita di un membro dell'amministrazione, dichiarando la netta contrapposizione con i temi presenti del documento approvato.
La discussione
"L’Amministrazione ha voluto con forza l'approvazione in consiglio comunale dell'adesione al documento "Fratelli Tutti", un atto che, nelle intenzioni dichiarate, dovrebbe sancire l'impegno della nostra comunità verso i principi universali di fraternità umana, solidarietà, accoglienza del diverso e il fermo rifiuto di qualsiasi forma di esclusione. Un testo che pone al suo centro la dignità inviolabile di ogni individuo, indipendentemente dalle sue origini, dal suo credo o dalla sua identità."- così il consigliere Francesco Angiolani.
"Tuttavia assistiamo oggi a un segnale diametralmente opposto e inaccettabile: la decisione, infatti, di far partecipare un membro della Giunta Comunale, al congresso di Pro-Vita rappresenta una contraddizione stridente e incomprensibile con gli impegni assunti."
"È noto come Pro-Vita si sia distinta nel tempo per la diffusione di teorie infondate e discriminatorie sul cosiddetto "gender", portando avanti battaglie ideologiche anacronistiche e dannose. Le loro posizioni, spesso basate su pregiudizi e stereotipi, contribuiscono in maniera significativa a creare un clima di intolleranza e ostilità verso chi non rientra in rigidi schemi precostituiti."- continua il consigliere.
Le domande di Angiolani alla Giunta Ricci
"Ho sollevato il dubbio ieri sera, durante la discussione di questa pratica, chiedendo quale sia la vera posizione di questa amministrazione: crede realmente nei valori di inclusione e rispetto della diversità come scritto nel documento "Fratelli Tutti", o preferisce strizzare l'occhio a frange ideologiche che alimentano divisioni e discriminazioni? La Sindaca ha preferito eludere il confronto non fornendo risposte alle legittime preoccupazioni espresse."
"Non si può tenere il piede in due scarpe. L'adesione a principi di apertura e accoglienza non può coesistere con il sostegno, anche solo formale, a organizzazioni che negano l'esistenza e la dignità di intere categorie di persone. Questa ambiguità politica mina la credibilità delle istituzioni e lancia un messaggio pericoloso alla cittadinanza, in particolare alle fasce più vulnerabili."- conclude Angiolani.