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Rossi: ‘Il depuratore resta in Colmata a Chiavari per il dietrofront di Italia Viva e PD”

Dopo il voto negativo alla mozione del consigliere leghista durante la seduta del consiglio metropolitano di ieri, mercoledì 26 novembre

Rossi: ‘Il depuratore resta in Colmata a Chiavari per il dietrofront di Italia Viva e PD”

Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 26 novembre, si è riunito il Consiglio metropolitano e tra i punti all’ordine del giorno c’era il caso del depuratore in Colmata a Chiavari.

Politica locale

Il consigliere metropolitano Andrea Rossi, capogruppo della Lega, commenta il voto contrario alla sua mozione che avrebbe ribadito un parere negativo al depuratore in Colmata, andando all’attacco del consiglieri di maggioranza Giovanni Stagnaro, sindaco di Casarza Ligure (Italia Viva) e Guglielmo Caversazio, sindaco di Santa Margherita Ligure(PD).

La dichiarazione di Rossi

“Il 26 giugno Italia Viva (Silvia Garibaldi) e PD (Antonio Bertani) votarono a Chiavari un ordine del giorno della maggioranza: no al depuratore in colmata, sì a un sistema diffuso. Poi i comunicati trionfali: “Il Sindaco chieda a Città Metropolitana l’esclusione della Colmata”. Tutti paladini del territorio. Sembrava.

“Il 26 novembre, gli stessi partiti — Italia Viva e PD, con Stagnaro e Caversazio — fanno l’esatto contrario e votano contro la mia mozione che ribadiva quel no al depuratore in Colmata, in linea con il TAR, con l’amministrazione di Chiavari e con il comitato no depuratore.

La contraddizione più grossa? La relazione Iren commissionata dalla Sindaca Salis indica la Colmata come “opzione migliore”. E allora la domanda è inevitabile: chi vuole davvero mantenere il depuratore in colmata? Se hanno cambiato idea, almeno abbiano il coraggio di dirlo.

Determinante il voto di Stagnaro (Italia Viva) — candidato sostenuto da Gozzi, vicino al comitato no depuratore — che ha permesso di tenere in vita il progetto in Colmata, smentendo nei fatti tutte le loro dichiarazioni pubbliche.

A questo punto è evidente: la posizione di giugno era solo un gioco politico, utile ad attaccare l’amministrazione di Chiavari. E i pochi che allora sventolavano striscioni in Comune… oggi in Città Metropolitana sono spariti, proprio nel giorno in cui si votava una delibera che avrebbe potuto chiudere la partita una volta per tutte.

Cinque mesi fa era tutto chiaro e facile: bastava un’ordinanza. Oggi è tutto “impossibile e ci vuole responsabilità”.

Una certezza però resta: il depuratore rimane in Colmata grazie ai voti di Stagnaro (Italia Viva) e Caversazio (PD)”- conclude