Sentenza TAR depuratore in Colmata, la soddisfazione della consigliera Garibaldi
"Io ho vissuto da consigliere comunale tutti i passaggi relativi a quest’opera e stigmatizzato da subito la collocazione in colmata, il progetto nelle sue varie criticità e non posso che gioire e ringraziare quei cittadini che, avendone il titolo, hanno firmato il ricorso che l’Avv. Croci ha elaborato e seguito con successo"
La consigliera comunale Silvia Garibaldi interviene a seguito della sentenza del TAR sul depuratore in Colmata a Chiavari:
"Voglio esprimere la mia soddisfazione per la sentenza che il TAR Liguria ha emesso e di cui abbiamo avuto ieri notizia e che riguarda l’annullamento del decreto dirigenziale della Regione Liguria con il quale è stato rilasciato a favore di IREN Acqua s.p.a. il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale sul progetto “Impianto di depurazione delle acque reflue di Chiavari in zona Colmata.
Io ho vissuto da consigliere comunale tutti i passaggi relativi a quest’opera e stigmatizzato da subito la collocazione in colmata, il progetto nelle sue varie criticità e non posso che gioire e ringraziare quei cittadini che, avendone il titolo, hanno firmato il ricorso che l’Avv. Croci ha elaborato e seguito con successo.
Ringrazio quei cittadini che il giorno dopo la presentazione del ricorso vennero liquidati dall’attuale amministrazione dal primo cittadino con la seguente opinione “ «Che gli interessi tutelati con il ricorso non siano dei chiavaresi è palese e lo si nota dal fatto che il ricorso è stato firmato dalla società Virtual srl e da quattro cittadini che hanno dichiarato di possedere seconde case in città. ”
Il TAR ha invece accolto quanto lamentato dimostrando che non è il numero di ricorrenti (che tra l’altro nel tempo sono anche aumentati) ma la fondatezza delle loro ragioni a contare.
Da sempre mi sono spesa perché il depuratore per Chiavari rimanesse a Preli e fosse rimodernato
Ero nella amministrazione Agostino quando si cercò di fare rispettare ad IREN quanto stipulato nella convenzione che prevedeva che il depuratore di Preli doveva essere riqualificato e coperto a carico di IREN.
Fui al fianco dell’Amministrazione Levaggi, pur essendo io allora in minoranza, nella battaglia contro la collocazione in Colmata di un depuratore comprensoriale (che comprendeva anche Sestri e Val Petronio) che si concluse con una prima vittoria e una delibera in città metropolitana passando da un depuratore comprensoriale in colmata a due di vallata, il primo per Sestri (zona Ramaia) e Val Petronio ed il secondo per Chiavari, Lavagna e vallate a Chiavari in zona Lido.
Da quando l’amministrazione Di Capua Segalerba prima e Messuti Segalerba poi, non è stata in grado o non ha voluto forse, portare avanti un percorso per scongiurare il depuratore di vallata a Chiavari e scindere tale progetto in un depuratore in valle per le vallate e a Preli per Chiavari , ma anzi ha approvato la delibera di città metropolitana che lo riportava in colmata, ho portato più e più volte in consiglio comunale il dissenso mio e dei cittadini MAI ascoltata e anzi spesso derisa.
Nel maggio 2022 in piena campagna elettorale chiesi all’allora amministrazione comunale ad esempio di fare rimandare l’ultima conferenza dei Servizi che portava all’emissione dell’atto regionale annullato dal Tar e mi fu risposto che il Comune di Chiavari era “ospite”
Nel dicembre 2023 portai un ODG portato in consiglio comunale col quale intendevo fare sì che il consiglio comunale di Chiavari IMPEGNASSE IL SINDACO, LA GIUNTA ed il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE in qualità di vicesindaco della Città Metropolitana
ad attivarsi perché si riaprisse la discussione sulla collocazione del depuratore nelle sedi opportune”
e fu votato a favore da me Silvia Garibaldi e da Mirko Bettoli, Alessandro Calcagno, Nicola Orecchia, Antonio Bertani , mentre voto contrario fu dato dai consiglieri di maggioranza Sindaco e presidente del consiglio comunale compresi ovviamente.
Dopo questa sentenza intendo riportare l’argomento in consiglio comunale e ho presentato una interpellanza a tale scopo, perché preso atto e gioito per la sentenza, non dimentico che la strada è ancora lunga e tutta da percorrere perché il problema della depurazione va risolto e l’utilizzo dell’area di Colmata va definito. Il rilancio dell’economia e della città in tutti i suoi aspetti passa dal prosieguo di questa vicenda"