Sestri antifascista, dopo il voto alla mozione infuria la polemica politica
Ghio: «Spiace che le forze di minoranza non abbiano sostenuto una richiesta di sostegno ai valori iscritti nella nostra Costituzione». Armanino: «Episodi da condannare, ma perché non si condannano anche quelli dei centri sociali?»
L'approvazione della "mozione antifascista" ieri a Sestri Levante coi soli voti della maggioranza non è passata sotto silenzio: anzi, infuria la polemica.
La mozione
Approvata ieri in consiglio Comunale la mozione proposta dai gruppi consiliari di maggioranza (Partito Democratico, la Sestri che vogliamo, Sestri al Centro, Sinistra Italiana, Centro Democratico - Gente per Sestri Levante) tesa a non consentire la concessioni di sedi e spazi pubblici a movimenti ed organizzazioni che si rifacciano al fascismo e al nazismo o che esprimano posizioni razziste, omofobe, antisemite. A tutti coloro che chiederanno spazi si chiede di rispettare la Costituzione, che alla XII disposizione vieta la ricostituzione del Partito Fascista, e le Leggi vigenti.
Sestri Levante è il primo Comune della Liguria a deliberare in questa direzione. Iniziative analoghe fono state assunte a Torino, Brescia, Milano, anche a seguito delle intimidazioni di gruppi neofascisti a Como e a Roma, sotto la redazione di Repubblica. La mozione, proposta dalla Consigliera Mara Foresta, è stata votata dalla maggioranza. Astenuto il Movimento 5 Stelle. Contrari Segesta Domani. Hanno abbandonato l’aula durante la discussione Lega Nord e Popolo per Sestri.
Ghio dispiaciuta che «la minoranza non abbia sostenuto una richiesta semplice e doverosa»
Così ha dichiarato il Sindaco Valentina Ghio: «Sestri Levante anche con questo atto vuole confermare la sua forte radice democratica ed antifascista. Di fronte agli episodi di questi mesi e al riemergere di fenomeni neofascisti, occorre chiedere più attenzione e rigore da parte di tutti. Per questo la mozione va nella giusta direzione. Chiedere il pieno rispetto delle leggi e della costituzione Repubblicana antifascista per chi chiede uno spazio pubblico. Chi vuole bene alla democrazia deve difenderla e affermarla, con la memoria e con atti. Spiace davvero che le forze di minoranza non abbiano sostenuto una richiesta semplice e doverosa, di sostegno ai valori iscritti nella nostra Costituzione, che sono patrimonio comune che ci consente oggi di vivere in democrazia e con libertà di pensiero».
Armanino: «Strumentalizzazione politica»
Il consigliere di minoranza Albino Armanino (che tiene anche a specificare di rappresentare una lista civica, Futuro per Sestri, e non un partito politico) non ci sta e, penna - o meglio tastiera - alla mano ribatte tacciando la mozione di essere «strumentale». Il consigliere si domanda infatti «come mai questa maggioranza non abbia presentato mozioni analoghe in seguito ad altri accadimenti altrettanto, o anche più, gravi», riferendosi agli episodi di disordine pubblico nelle manifestazioni delle associazioni "antagoniste". «Questi episodi per voi non sono da condannare all’unanimità?», domanda Armanino, «Non meritano forse di essere impediti allo stesso modo, non concedendo sale e spazi pubblici ad associazioni antagoniste»?
«Non ci sono atti violenti buoni ed altri cattivi», asserisce il consigliere, «sono tutti da condannare in egual misura, indipendentemente dal colore politico dei loro responsabili; e ciò nel rispetto dell’autentico spirito della resistenza che non è monopolio di una associazione o di una fazione politica come il Partito Democratico, ma di tutti i cittadini cui stanno davvero a cuore i valori della libertà e della dignità umana».
(In evidenza una foto di repertorio di manifestanti di Alba Dorata, formazione dell'ultradestra neonazista in Grecia, in grande e preoccupante crescita dopo la crisi economica che ha falcidiato il Paese)