La richiesta

Sestri Città Aperta contro la variante PRU: «Serve rigenerazione, non nuovo cemento»

Il gruppo chiede uno stop immediato al progetto e propone un confronto pubblico e scelte orientate al bene comune

Sestri Città Aperta contro la variante PRU: «Serve rigenerazione, non nuovo cemento»
Pubblicato:

 Il dibattito sulla variante al PRU (Piano di Riqualificazione Urbana) accende il confronto politico e civile. Il gruppo Sestri Città Aperta interviene con una presa di posizione netta contro quella che definisce una possibile speculazione edilizia, proponendo invece un modello di città più sostenibile, giusto e partecipato.

La dichiarazione di Sestri Città Aperta

«Fin dalla sua nascita Sestri Città Aperta ha scelto di promuovere una visione di città che metta al centro il diritto all’abitare, la tutela dell’ambiente e l’attenzione verso i più deboli. Crediamo cioè in una Sestri di tutti e per tutti, giusta ed inclusiva, che affronti con serietà le sfide ambientali e sociali del nostro tempo. Per questo motivo desideriamo esprimere nuovamente la nostra preoccupazione per scelte che riteniamo dannose e inadeguate per il futuro della città e dei suoi residenti, e offrire una proposta alternativa.

Un anno e mezzo fa l’attuale sindaco ha annunciato l’intenzione di spostare la caserma dei Carabinieri, ma tempi e concrete possibilità di attuazione sono rimaste a oggi poco chiare. Di chiaro però c’è il rischio che a realizzarsi sia una nuova e insostenibile speculazione edilizia, che andrebbe a gravare su aree già sature dal punto di vista abitativo. Infatti la proposta variante del PRU ipotizza uno scambio tra un terreno privato e un’area pubblica essenziale – cioè il parcheggio vicino alla COOP – in cambio di nuove costruzioni dedicate a seconde case e a un albergo ampliato fino a sei piani e con centro benessere incluso. In sostanza, nuovo cemento in città senza per altro alcuna garanzia sul futuro della Caserma, senza reali benefici per i cittadini e senza un processo trasparente di informazione e consultazione.

Noi di Sestri Città Aperta crediamo che la città non abbia bisogno di ulteriori alloggi o strutture turistiche, per altro fuori scala. Ha invece bisogno di maggiori servizi, di una rigenerazione urbana sostenibile, di cura del territorio, di processi partecipativi veri.

Tutto questo in un’area urbana in cui è sempre più difficile abitare. Permettersi un alloggio dignitoso, con un contratto duraturo e a un prezzo accessibile a Sestri Levante è sempre più difficile e costoso. Riteniamo che sia compito dell’amministrazione comunale regolamentare gli affitti brevi, incentivare i proprietari ad affittare con contratti residenziali garantendoli rispetto ai rischi connessi, rigenerare strutture pubbliche già esistenti e inutilizzate per dare alloggi a chi vuole ancora vivere Sestri Levante e non solo sfruttarla economicamente.

Per questo chiediamo all’attuale amministrazione di fermarsi subito, e proponiamo:

– di aprire un confronto pubblico con i cittadini affinché siano informati in maniera trasparente e completa sul progetto in atto;

– di non concedere a soggetti privati deroghe e ulteriori concessioni per aumentare gli spazi edificabili nel cuore della città;

– di investire maggiori risorse in progetti di rigenerazione urbana, come orti comunitari e nuovi spazi verdi pubblici;

– di tornare a mettere il bene comune e non gli interessi privati al centro delle scelte del Comune.

Di sicuro, Sestri Città Aperta continuerà a vigilare e a mobilitarsi per una città attenta ai suoi abitanti e che sia davvero di tutte e tutti».

Seguici sui nostri canali