Sestri, il bilancio di Mediaterraneo Servizi in consiglio comunale infiamma il dibattito
La posizione dei gruppi di opposizione e maggioranza
Nel corso della seduta del consiglio comunale di Sestri Levante di ieri, giovedì 27 giugno, è stata approvata la riduzione e l’azzeramento del capitale sociale di Mediaterraneo Servizi, la società partecipata dal Comune grazie al voto favorevole di tutti i componenti del consiglio ad eccezione del consigliere di opposizione Marco Conti che si è astenuto.
Il dibattito sulla partecipata
Le dichiarazioni del consigliere Diego Pistacchi
“Surreale il dibattito di ieri sera in consiglio, durante il quale si trattava solo di decidere se salvare Mediaterraneo e rilanciarla oppure chiuderla. Prendo atto con favore che l'amministrazione comunale abbia deciso per la prima ipotesi, e che per farlo abbia fatto, nella sostanza, esattamente ciò che ha fatto finora il Comune, cioè mettere soldi pubblici. molti più di prima, per ripianare quelle spese che la società in house non può coprire con i suoi ricavi. Ci sono servizi che non possono andare in attivo come la biblioteca o Palazzo Fasce, che non sono fatti per guadagnarci ma per erogare cultura gratis ai cittadini. L'amministrazione Solinas investirà - e ne sono contento - 50mila euro per ricapitalizzare e oltre 100mila euro ogni tre anni per dare a Mediaterraneo più risorse. In pratica l'ammissione che anche loro, senza che il Comune metta più soldi in quello che definivano carrozzone, andrebbero in perdita. La vera battaglia importante sarà ora quella per assegnare a Mediaterraneo, migliori servizi di reale sostegno al turismo per i prossimi anni". Così Diego Pistacchi, consigliere comunale di Sestriamo/Forza Italia, commenta il voto di ieri sera in consiglio comunale.
E spiega anche la posizione assunta dal capogruppo di Fratello d'Italia, Marco Conti.
"Apprezzo particolarmente la coerenza dell'amico e consigliere Marco Conti che, a differenza di altri, ha preferito mantenere la propria idea sulla società in house del Comune, non votando a favore del salvataggio della stessa. Avevamo altri progetti per rilanciare Mediaterraneo, non certo la continuità con l'esperienza passata. La nostra idea era stata condivisa per il nostro programma elettorale e andava in direzione di un cambiamento dei servizi e della mission assegnati alla partecipata. Per questo, correttamente dal suo punto di vista, ha preferito astenersi piuttosto che dire che la stessa Mediaterraneo che se “griffata Massucco” non andava bene, ora sarà bellissima perché “griffata Solinas”. Il suo voto non è stato contrario al salvataggio, perché è evidente che una cosa non si cambia se la si distrugge, ma la sua astensione è stato un messaggio forte nei confronti di chi oggi va a raccontare ai cittadini di aver trasformato in un gioiello quello che fino a ieri definiva un carrozzone, semplicemente mettendoci più soldi pubblici”, conclude Pistacchi.
Le dichiarazioni del consigliere del gruppo Progesso per Sestri-Sestri un passo avanti Marcello Massucco:
"Nel Consiglio Comunale di ieri sera si è rilevato chiaramente che la perdita del 2023 di Mediaterraneo Servizi ha molteplici aspetti. Oltre metà di questa perdita è ascrivibile ai mancati trasferimenti del Comune nei confronti della propria partecipata, che l’anno scorso ha realizzato non solo il contingentamento della Baia del Silenzio ma anche la programmazione natalizia del progetto “Natale nella Val Petronio” senza ricevere compenso dalle casse comunali.L’Amministrazione in carica, nonostante l’aumento di tasse e tariffe, non ha trasferito circa 80.000 euro di contributi a Mediaterraneo, appesantendone il relativo bilancio. Fatti di cui abbiamo prodotto ieri la documentazione, oltre ad essere stati già da noi segnalati nei Consigli Comunali del 29 luglio, del 27 settembre e del 30 novembre dell’anno scorso.Altre perdite - circa 40.000 euro - rilevano dalla pulizia di bilancio di vecchi crediti relativi alla gestione precedente, in particolare ad alcuni affitti immobiliari affidati alla partecipata. Su questo punto però occorre guardare il quadro generale: ad esempio il Polo Tecnologico, novità introdotta dalla precedente Amministrazione, ha portato in pochi anni oltre 1 milione di euro di affitti nelle casse comunali che prima non esistevano (e li ha portati nelle casse comunali, non di Mediaterraneo). Sarebbe stato meglio non fare nulla per non rischiare di avere delle fatture insolute? A noi sembra che in questo caso ci si concentri sul dito, invece di guardare la luna.Il piano industriale del nuovo amministratore mette in evidenza che la gestione delle attività commerciali di Mediaterraneo è in buona salute, e che alcune criticità sorgono riguardo alla parte di contratti in essere con il Comune, troppo sbilanciati a favore dell’Ente pubblico e che coprono a malapena i costi della partecipata. Non per nulla, sostanzialmente non si critica nè la funzione fondamentale della società per la città di Sestri Levante, nè il fatto che servano ad esempio razionalizzazioni di personale (anzi vengono indicate nuove assunzioni necessarie per il futuro). Si scrive in buona sostanza che occorrono più risorse per gestire la gran mole di attività in campo turistico e culturale di Sestri Levante, città che ha una solida tradizione in questi settori.Su questo punto siamo sicuramente d’accordo, visto anche il considerevole aumento dell’imposta di soggiorno operato pochi mesi fa: maggiori risorse per turismo e cultura sono sempre utili per la città, anche per adeguare gli importi pagati a Mediaterraneo (fermi ai valori del contratto 2017). Abbiamo quindi votato a favore della pratica di aumento di capitale della società. Ma dall’amministrazione Solinas ancora una volta emergono idee confuse e giravolte elettorali.Il mantra della campagna elettorale è stata la chiusura della società Mediaterraneo Servizi, quasi come primo atto del Sindaco Solinas. Ma dopo un anno, hanno realizzato che la società invece è estremamente utile alla città, ed allora Mediaterraneo diventa improvvisamente indispensabile, ma senza mettere a disposizione della società gli strumenti adeguati per farla funzionare.La società è nata come strumento per sostenere cultura e vita sociale, sviluppo economico e promozionale della città. In tutti questi anni le manifestazioni, gli eventi , i congressi , i matrimoni hanno contribuito a generare un indotto con ricadute importanti per tutta la città. Così come lo sviluppo di Palazzo Fascie Rossi diventato il luogo e il centro dei servizi culturali, oltre che patrimonio di memoria collettiva. Così come l’organizzazione della promozione della città, attraverso fiere, con idee e progetti portati avanti in collaborazione con le tante associazioni di categoria. Con la capacità di unire politiche culturali e politiche turistiche.Oggi ci preoccupa assistere ad una contrazione di un terzo del fatturato sul 2024 per quanto riguarda congressi e matrimoni, senza quantificare inoltre il danno economico sulle ricadute commerciali cittadine. Il dato politico che emerge risulta essere abbastanza chiaro, aumento delle tariffe, tagli ai servizi, promozione inefficace, pesante riduzione delle entrate per la partecipata. Ed è a bilancio 2024 del Comune anche un ulteriore taglio di 40.000 euro di risorse comunali verso la partecipata per i servizi culturali (oltre il 20% del totale), che ha prodotto ad esempio l’enorme riduzione dei laboratori scolastici gratuiti che venivano offerti alle scuole primarie del Comune.In questa pazza estate in cui le presenze turistiche registrano un trend negativo questa Amministrazione dovrebbe utilizzare di più i verbi al tempo futuro per raccontare alla città il programma e le idee, perché per ora, da un anno a questa parte, abbiamo soltanto sentito recriminazioni per nascondere le proprie incapacità di gestire e anche migliorare un modello. Tutto questo mentre la città attende, almeno, di conoscere qualche idea concreta, il destino dei progetti lasciati in eredità, le idee di sviluppo che ogni amministrazione dovrebbe saper dimostrare".
Le dichiarazioni del consigliere Marco Conti, capogruppo di Fratelli d'Italia:
"Il Comune mette mano al portafoglio (dei cittadini) per ripianare il bilancio di Mediaterraneo Servizi, la società partecipata che in questi anni ha animato il dibattito politico (e due campagne elettorali ….) su favorevoli e contrari. E' questo il vero dato politico della seduta di consiglio comunale di ieri sera.
Prendo atto della sterzata, senza servoassistenza, di una parte della maggioranza, fino a ieri in minoranza, che per anni ha definito la partecipata del Comune un carrozzone inutile e senza ragione di esistere, una società fatta apposta per accontentare Massucco e via dicendo….
Ecco, tutto questo ieri sera è stato spazzato via con il loro voto favorevole al salvataggio e alla continuità aziendale. Le cose sono due: o si sono sbagliati o sono in malafede.
Propendo più per la seconda ipotesi ma d’altronde di frasi e promesse d’effetto ne abbiamo sentite anche troppe come, ad esempio, “Ridurremo la TARI del 10%” quando invece aumenta …..
Ho tanti difetti ma ho un pregio: la memoria! E la memoria mi ricorda che anche l'allora candidato Sindaco Benedetti, oggi Presidente del Consiglio, esprimeva contrarietà a questa forma societaria che, così com'è strutturata, di fatto rappresentava, un doppione del Comune.
Si è tentato di mascherare la sbandata accusando la gestione precedente di non essere in grado di amministrare la società, salvo poi ribadire la bontà delle attività svolte in questi anni e la professionalità raggiunta dal capitale umano in servizio
Oggi invece, siccome Mediaterraneo Servizi è targata Solinas va bene, deve essere tutelata, deve essere rafforzata, insomma un tesoro da preservare.
Coerentemente con il mio pensiero sulla pratica mi sono astenuto perché ho sempre dichiarato sia sugli organi di informazione che sui social che questo modello gestionale andava superato e che solo il mercato è in grado di determinare il miglior rapporto qualità/prezzo.
Inoltre, la mia astensione è stato un messaggio forte nei confronti di chi oggi va a raccontare ai cittadini di aver trasformato in un gioiello quello che fino a ieri definiva un carrozzone, semplicemente mettendoci più soldi pubblici"
Le dichiarazioni del consigliere comunale del gruppo Sestri per tutti Claudio Muzio:
“La scelta di ricapitalizzare Mediaterraneo Servizi per rafforzarla, renderla più robusta e sostenibile, che ha trovato il voto favorevole mio e del gruppo ‘Sestri per tutti’, non può essere scissa da un ragionamento più ampio, che coinvolga la visione relativa allo sviluppo turistico della città. Mediaterraneo ha un senso, cioè, se collocata all’interno di un’idea di turismo nella quale la funzione della società partecipata sia chiara rispetto ad obiettivi che devono essere indicati dall’Amministrazione comunale”. E’ quanto dichiara Claudio Muzio, consigliere del gruppo “Sestri per tutti – dal mare alle frazioni”.“Il futuro di Mediaterraneo – prosegue Muzio - è dunque strettamente collegato con lo sviluppo del turismo e dei servizi connessi. Approvata la ricapitalizzazione, il punto centrale è quindi quello di chiarire verso quale modello di turismo vogliamo incamminarci e, nel contempo, di indicare la funzione che Mediaterraneo può avere all’interno di questo modello: se i servizi forniti dalla partecipata non saranno inseriti nel quadro di un’ampia visione che ci dica l’approdo a cui vogliamo giungere, la scelta di ricapitalizzare potrebbe rivelarsi sterile”.“La politica del turismo – sottolinea ancora il consigliere – mi sta particolarmente a cuore perché credo che questo settore possa dare tanto alla città in termini di crescita economica e di nuovi posti di lavoro. Personalmente ritengo che uno dei principali obiettivi da perseguire sia quello di una maggiore interazione tra la bellezza ambientale e paesaggistica ed i servizi. Per fare questo occorre puntare sempre di più sulla qualità, in sinergia con gli imprenditori e tutti gli operatori del settore, che rappresentano un pezzo importante del tessuto economico e sociale di Sestri Levante. E’ questa a mio avviso la direzione da intraprendere e per questa mi batterò, contrastando iniziative che dovessi ritenere di retroguardia e contrarie allo sviluppo della città”.“Desidero infine esprimere il mio apprezzamento per il lavoro svolto dall’amministratore unico di Mediaterraneo Servizi, dott. Federico Squeri, dai dipendenti della partecipata, che sono davvero un patrimonio da valorizzare, e dal vicesindaco ed assessore al Bilancio Sandro Muzio”, conclude il consigliere comunale di “Sestri per tutti”.
"Ieri sera, in Consiglio Comunale, si è proceduto all'approvazione d'urgenza di una pratica per il salvataggio di Mediaterraneo. Alcuni consiglieri di opposizione hanno sostenuto che sia normale per una società essere in perdita, dimostrando così una visione amministrativa a dir poco discutibile. Se fosse realmente una situazione normale, non ci saremmo trovati ieri sera a discutere la pratica di risanamento, aggravata dall'azzeramento del capitale sociale.
Il buco di 156.000 euro registrato da Mediaterraneo nel 2023 è una chiara dimostrazione della precedente cattiva gestione, con molteplici fattori che hanno contribuito a portare i bilanci in rosso sia nel 2023 che nel 2022.
Il centrosinistra, durante la discussione, ha cercato di attribuire a noi la perdita di Mediaterraneo, parlando del contingentamento delle spiagge e della programmazione del Natale, sostenendo che la nostra amministrazione, a differenza della precedente, non ha fornito i corrispettivi alla partecipata per questi servizi.
Peccato che la delibera con cui dicono che sarebbero stati riconosciuti questi 50 mila euro in più per la copertura del servizio non parli affatto del contingentamento di Portobello, ma di una destinazione per 20 mila euro ai servizi culturali e 30 mila a eventi turistici.
Le perdite gestionali del 2023, rispetto all'importo complessivo di 156.000 euro, ammontano solo a 35.000 euro. Di questi, 30.000 euro sono attribuibili alla gestione sbilanciata dell'Andersen 2023. Questo indica che, se l'evento fosse stato programmato correttamente, il bilancio del 2023 sarebbe stato sostanzialmente in pareggio, evitando l'azzeramento del capitale sociale. Questa perdita di soli 35.000 euro per il 2023 non è un nostro parere, ma è certificata dall’amministratore unico, dal revisore dei conti e dal consulente che ha assistito l'amministratore unico. Ciò significa che i servizi del 2023, che i consiglieri d’opposizione ritenevano scoperti, erano in realtà coperti, copertura garantita dalla variazione di bilancio di oltre 100.000 euro che la nostra amministrazione ha approvato poco dopo l'insediamento, poiché incredibilmente l'amministrazione precedente non aveva previsto nei trasferimenti l'IVA, nonostante avesse da poco deliberato di aderire al condono riconoscendo ciò che la guardia di finanza gli aveva contestato. Disastri amministrativi che ci siamo trovati a dover affrontare sin dai primi giorni e, comunque, è giusto ricordare che tutti i documenti verranno mandati alla Corte dei Conti, che farà le sue valutazioni e accerterà le eventuali responsabilità.
Il consigliere Pistacchi continua a diffondere cifre errate: la ricapitalizzazione necessaria non è di 50.000 euro, ma di 200.000 euro, quattro volte tanto. I fondi stanziati coprono i buchi lasciati dalla precedente amministrazione, mentre sanzioni e interessi dell'accertamento IVA sono un'altra questione. I 100.000 euro in tre anni servono a fronteggiare l’aumento dei costi legati all’inflazione. Pistacchi parla di visione turistica e delle nostre giravolte su Mediaterraneo, ma l'amministrazione e il sindaco hanno sempre detto che si sarebbe valutata la strada migliore, ovvero tenerla aperta o chiuderla, senza preconcetti. Chiudere Mediaterraneo potrebbe comportare una perdita per il Comune di quasi mezzo milione di euro, visto il debito che la partecipata ha nei confronti del Comune, e comporterebbe anche la perdita di posti di lavoro, che significherebbe una grossa perdita di capitale umano composto dai 7 dipendenti di Mediaterraneo e dall'esperienza che negli anni hanno maturato.
Il piano presentato mira a evitare la liquidazione della società. Le modifiche agli affidamenti verranno effettuate solo alla loro scadenza, il 31 dicembre 2024. In fase di riaffidamento, i servizi saranno razionalizzati secondo una logica di piano industriale. Al momento, il nostro intervento si limita alla ricapitalizzazione per salvare la società, mentre l'amministratore avrà il compito di contenere i costi fino a fine anno. Successivamente, sarà nostra responsabilità presentare in Consiglio un pacchetto di affidamenti valido e sostenibile economicamente per la partecipata.
Per concludere, vogliamo sottolineare che da più di un anno ci siamo trovati ad affrontare numerosi problemi e riteniamo giusto che i cittadini ne siano informati. Ora auspichiamo che gli ingenti danni causati dalla precedente amministrazione siano terminati e che ci si possa dedicare interamente alla nostra amministrazione, senza dover risolvere ulteriori problemi creati da altri".