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Sestri Levante, le opposizioni critica il presidente del consiglio comunale e il segretario generale

Non si placano le polemiche a seguito della seduta del consiglio comunale di ieri sera, dopo che i tutti consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula per protesta contro la decisione di negare la discussione sugli ordini del giorno della minoranza

Sestri Levante, le opposizioni critica il presidente del consiglio comunale e il segretario generale
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Non si placano le polemiche a Sestri Levante a seguito della seduta del consiglio comunale di ieri sera, dopo che i tutti consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula per protesta contro la decisione di negare la discussione sugli ordini del giorno della minoranza.

Non si placano le polemiche a seguito della seduta del consiglio comunale di ieri sera, dopo che i tutti consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula per protesta contro la decisione di negare la discussione sugli ordini del giorno della minoranza

Così Marcello Massucco, Elisa Bixio, Gabriele Ovindo e Roberto Montanari del gruppo consiliare di centrosinistra Progresso per Sestri/Sestri un passo avanti: "Ieri sera il Consiglio Comunale di Sestri Levante ha toccato sicuramente il punto più basso di questa consiliatura. Dopo aver perso due ore di tempo su una mozione urgente presentata dal Sindaco stesso per “autoimpegnarsi” a fare quello che dovrebbe già fare (una cosa mai vista e ridicola!), un documento scritta in maniera approssimativa e pieno di errori formali, ammesso in aula solo per il senso di responsabilità dei Capigruppo di opposizione nei confronti dei cittadini, sono successi fatti vergognosi. Alla prima pratica di variazione di bilancio, di fronte ad un normale ordine del giorno (se ne sono discussi decine in questi due anni, presentati sia dalla maggioranza che dall’opposizione) prima il Sindaco, poi il Presidente ed infine il Segretario hanno impedito la discussione di un documento che è prerogativa lampante di ogni consigliere comunale, provinciale o regionale. Ancor più grave è stato addurre come motivazione che avessimo intenzione di “abusare” dello strumento: non al ventesimo ODG, ma al primo presentato. Un processo alle intenzioni e una posizione inqualificabile che verrà portata all’attenzione della Prefettura nei prossimi giorni. Una compressione del dibattito democratico che ha impedito a tutte le opposizioni - che rappresentano ben più della metà dei cittadini di Sestri Levante - di proporre (non di approvare, semplicemente di proporre e discutere!) correttivi e migliorie a delibere molto discutibili e lacunose. Ordini del giorno nati da richieste di cittadini e associazioni che vengono azzerati e zittiti dall’arroganza di un’Amministrazione che piega addirittura le regole del gioco a proprio uso e consumo e che a seconda del momento, le cambia e le ricambia. Tutto ciò perchè questa minimaggioranza silente è incapace di spiccicare parola in Consiglio di fronte a qualunque pratica, e trova come unico modo di andare avanti impedire il dibattito pubblico limitandosi ad alzare la manina da bravi soldatini. Tutte le opposizioni presenti in aula hanno deciso di abbandonare la seduta, e il Presidente che dovrebbe essere il Garante di tutti ha salutato l’uscita dicendo “chissà quanti ne presentavano dopo”, con il Segretario che annuisce “infatti infatti”. Crediamo basti questo a dimostrare l’assoluta inadeguatezza e parzialità di un Presidente del Consiglio che non rappresenta tutti i consiglieri e calpesta ogni volta i diritti delle minoranze. Nei prossimi giorni, insieme alle altre opposizioni, informeremo il Prefetto di tutto quanto accaduto in aula al fine di tutelare i diritti democratici di tutti i cittadini di Sestri Levante, calpestati da un’Amministrazione ormai incapace di confrontarsi pubblicamente su qualsiasi argomento".

E ancora dal centrosinistra: “Il sindaco Solinas nei comunicati stampa tende a ricostruire le situazioni sulla base delle sue fantasie. Riguardo la mozione su Asl 4 Tigullio, ricordiamo al Sindaco che è approdata all’aula consiliare solo grazie ai Capigruppo di opposizione - convocati dall’ufficio di Presidenza prima della seduta - che si sono resi disponibili a discuterla nonostante fosse stata presentata fuori dai tempi e dalle regole. Ed all’inizio della seduta consiliare è stato il nostro capogruppo Massucco ad interrompere il presidente che aveva relegato la mozione in fondo all’ordine del giorno chiedendo che venisse discussa come primo punto, vista l’importanza del tema Asl 4 Tigullio. Ricordiamo infine che se anche su questo punto ci fosse stata meno arroganza da parte dell’Amministrazione, si sarebbe potuto trovare un testo unitario e più concreto, che avrebbe dato maggior forza alla posizione di Sestri nel difendere la nostra Azienda sanitaria locale. Non per nulla, la mozione della maggioranza era talmente zoppicante da meritare ben 4 voti contrari dell’aula, mentre la nostra molto più puntuale ed esaustiva è stata approvata dal Consiglio Comunale senza neanche un voto contrario. Il sindaco anche in questo caso ha impedito qualsiasi modifica del suo testo, e ora si ritrova con un mandato zoppo e limitato alla sua piccola maggioranza".

Così Marco Conti e Diego Pistacchi, rispettivamente capigruppo di Fratelli d'Italia e Sestriamo/Forza Italia: “Democrazia sospesa a Sestri Levante. Mai si era arrivati a tanto, la situazione è davvero grave. Ieri sera la maggioranza, su indicazione del sindaco, è arrivata al punto di impedire la trattazione e la discussione di ordini del giorno dell’opposizione, usando un passaggio del regolamento che riguarda esclusivamente la votazione (non la presentazione e la discussione) e solo in situazioni limite per consentire accordi, non certo per negare il diritto di parola. Di fronte all’abbandono dell’aula per protesta da parte della minoranza, il presidente del consiglio, compiaciuto per aver negato un diritto, ha commentato: “Chissà quanti ne avrebbero presentati”, dimostrando che la volontà precisa era quella di boicottare il dibattito e negare un diritto inalienabile, sin dal primo ordine del giorno arrivato in aula. E il segretario generale gli ha risposto, confermando con: “Infatti”. Lo stesso segretario, per giustificare la scelta, ha sostenuto che non si possono presentare troppi ordini del giorno perché sarebbe un abuso. Allibiti di fronte all’arroganza e alla sospensione della democrazia da parte di una ex maggioranza che rappresenta una parte sempre più minoritaria dei cittadini, l’opposizione chiederà la tutela dei propri diritti minimi in tutte le sedi opportune”.

Così Claudio Muzio, capogruppo di Sestri nel cuore: “Le parole e le decisioni assunte ieri sera in Consiglio Comunale dal segretario generale del Comune di Sestri Levante, che sono state alla base della nostra decisione di abbandonare l’aula insieme a tutti i gruppi di opposizione, non resteranno senza conseguenze. Agiremo infatti in ogni sede possibile per tutelare non noi stessi, ma il corretto funzionamento del Consiglio e il pieno rispetto delle prerogative dei consiglieri eletti dai cittadini, stabilite dalla legge. In questi anni di esperienza politica non mi era mai capitato di vedere un segretario diventare, di fatto, attore di parte, anche con espressioni inaccettabili nei confronti delle iniziative consiliari dei gruppi di opposizione e con un’interpretazione temeraria del regolamento per impedire nei fatti la discussione dei legittimi ordini del giorno della minoranza. Tutto questo nel silenzio imbarazzante del presidente del Consiglio Comunale, Gian Paolo Benedetti, sempre più manifestamente inadatto a ricoprire il ruolo, e le cui dichiarazioni a microfono aperto dopo la nostra uscita dall’aula saranno oggetto di segnalazione alle competenti autorità amministrative per i provvedimenti del caso. Se la maggioranza risicata che sostiene il sindaco Solinas pensa di poter andare avanti calpestando sistematicamente i diritti dell’opposizione, dal canto nostro metteremo in campo ogni iniziativa finalizzata a far rispettare il ruolo e garantire i diritti dell’opposizione, agendo nelle sedi opportune”.

Gabriel Dell’Uomo (coordinatore circoli Pd Sestri Levante) e Mavi Zonfrillo (coordinatrice Pd Federazione del Tigullio): "Il Partito Democratico di Sestri Levante denuncia con la massima fermezza quanto accaduto nell’ultima seduta del Consiglio Comunale. È stata una pagina vergognosa per la democrazia locale. Abbiamo assistito alla soppressione del dibattito democratico, un atto che ha calpestato i diritti fondamentali dei consiglieri di opposizione. A loro è stato negato il diritto di discutere proposte nell’interesse della nostra comunità. Questo comportamento è una chiara violazione delle prassi democratiche che dovrebbero governare il nostro organo consiliare.
La gestione dei lavori del Consiglio sotto l’Amministrazione Solinas ha raggiunto un punto di non ritorno, una conduzione palesemente di parte e al di fuori delle regole, volta a favorire una maggioranza che sappiamo essere fragile, decimata da abbandoni e defenestrazioni interne. La limitazione del dibattito serve chiaramente a nascondere le loro debolezze, piuttosto che a garantire l’efficienza e la trasparenza consiliare. Il Presidente del Consiglio, Benedetti, ha dimostrato di non essere all’altezza del suo ruolo istituzionale. Prestandosi, su richiesta del Sindaco, a una censura lesiva dei diritti dei consiglieri, ha agito per soffocare il dibattito democratico nel luogo più rappresentativo della nostra città. Questo è in palese contrasto con il principio di imparzialità e di corretto svolgimento delle procedure che un Presidente del Consiglio dovrebbe incarnare, configurandosi come una prevaricazione istituzionale inaccettabile. La motivazione addotta per negare la discussione – un presunto “abuso” dello strumento dell’Ordine del Giorno – è inqualificabile e pretestuosa. Non si trattava affatto di un Ordine del Giorno reiterato, ma del primo, scaturito da richieste concrete e urgenti della cittadinanza e delle associazioni. Questo è un vero e proprio “processo alle intenzioni” e una chiara paura e incapacità di confronto da parte di un’Amministrazione che, contando su un solo voto per mantenersi in carica, reprime la discussione per evitare divisioni interne. La conseguenza di questa insipienza politica e totale disprezzo per il confronto è che la nostra città e i nostri cittadini ne pagano il prezzo più alto, vedendo negata la possibilità di rappresentare le proprie istanze in Consiglio. La gravità della situazione è stata ulteriormente aggravata da risate e battutine fatte a microfono aperto dai banchi della Presidenza del Consiglio. Questo comportamento, che consideriamo profondamente irrispettoso, è un ulteriore segnale del deterioramento del rispetto delle istituzioni e delle regole democratiche all’interno del nostro Consiglio Comunale. Ogni cittadino di Sestri Levante può verificare quanto accaduto al minuto 35 della terza ora di registrazione della seduta su You Tube. Siamo convinti che la città abbia assistito al momento più basso della storia consiliare del Comune di Sestri Levante. Come Partito Democratico, non resteremo in silenzio di fronte a tale scempio della democrazia. Continueremo a vigilare e a lottare per i diritti di tutti i cittadini, affinché il Consiglio Comunale torni a essere la casa del dibattito e della partecipazione, non il palcoscenico dell’arroganza e della prevaricazione".