Telchime: "Lavori in piazza della Vittoria a Casarza Ligure inutili e costosi"

Il capogruppo Partito Democratico critica costi, interventi e progetti

Telchime: "Lavori in piazza della Vittoria a Casarza Ligure inutili e costosi"
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"Oggi iniziano i lavori di 'riqualificazione' di piazza della Vittoria, nel silenzio dell’amministrazione comunale. Si tratta di un’opera a mio avviso inutile e costosa". A parlare è Andrea Telchime, capogruppo Partito Democratico.

"L'opera completa? Costerà un miliardo delle vecchie lire"

"I lavori del primo lotto costeranno ai cittadini di Casarza 170mila euro, per l’opera completa si parla di un miliardo delle vecchie lire - sottolinea Telchime -. In pratica, il Comune impegna nel solo primo lotto tutte le risorse ottenute a seguito dei “danni d’immagine” causati dalla vicenda acqua potabile del 2015. A mio avviso c’erano altre priorità.

I lavori iniziano con ben due anni e mezzo di ritardo rispetto a quanto dichiarato nel bilancio di previsione: due anni e mezzo nei quali, facendoci portavoce delle richieste di alcuni commercianti, avevamo chiesto di tornare alla situazione di viabilità preesistente (proposta caduta nel vuoto)".

Il progetto modificato più volte

"Il progetto è stato modificato a più riprese senza coinvolgere i cittadini, ai quali non è mai stato presentato - continua Telchime -. Vi diranno 'Era nel programma elettorale': la realtà è che da allora è stato stravolto a più riprese. Io stesso ho ricevuto copia di un progetto diverso rispetto a quello che ci era stato prospettato in riunione dei capigruppo.

Se l’amministrazione intendeva cimentarsi in un’opera di tale portata poteva almeno confrontarsi con i cittadini, ad esempio attraverso un’assemblea pubblica, e lanciare un concorso di idee per selezionare il progetto migliore. Niente di tutto ciò è stato fatto.

Lascio all’amministrazione l’onere di fare ciò che non ha fatto finora (spiegare alle persone come e perché vengono impegnate le risorse economiche del comune in un lavoro inutile), mi limito a un giudizio di merito su alcuni punti chiave del progetto".

Al centro delle polemiche anche l'eliminazione della fontana

"L’eliminazione della fontana centrale non ha senso. In tutta le città d’Italia le fontane costituiscono arredo di pregio, a Casarza spendiamo i soldi dei cittadini per abbatterle. È la terza fontana che viene chiusa in un anno. La “damnatio memoriae” degli imperatori romani consisteva nell’eliminazione di ogni opera realizzata dai predecessori, ma ora siamo nel terzo millennio: è pratica superata.

La realizzazione di un secondo 'anfiteatro', a 100 metri in linea d’aria da quello di piazza Unicef, è uno spreco di denaro pubblico. Quando mai a Casarza sono stati organizzati due eventi in contemporanea, tali da richiedere due anfiteatri all’aperto? Non ne ho memoria. Spendere altri soldi e spostare il monumento ai caduti per fare un doppione di qualcosa che esiste già non ha senso.

Sulla disposizione dei parcheggi (che dal progetto in mio possesso non sarà a lisca di pesce, come era stato previsto inizialmente) e l’area di passaggio delle autovetture davanti ai negozi non mi esprimo: passo la palla a chi ha il dovere di spiegare come e perché si impegnano così i soldi dei cittadini.

Credo che siamo difronte a uno spreco di risorse pubbliche che, con tutti i problemi che ci sono, potevano essere utilizzate in altro modo".

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