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Toti: "Pd diventa il secondo partito e il M5S sparisce dai radar"

"Puniti attacchi pretestuosi"

Toti: "Pd diventa il secondo partito e il M5S sparisce dai radar"
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“I dati della notte non cambiano lo scenario di ieri sera: la coalizione di centrodestra è al 56%, un risultato che si commenta da solo, il migliore mai ottenuto in questa regione che premia l’impegno e il buon governo di tanti amministratori, ma anche la capacità della nostra coalizione, in questi 5 anni, di esere inclusiva e farsi casa di tante sensibilità non solo appartenenti al centrodestra. Inoltre sono molto soddisfatto del successo ottenuto dalla Lista che porta il mio nome, che risulta essere il primo partito in Liguria. Un unicum insieme al Veneto di Luca Zaia, a cui vanno i miei complimenti, e anche un segno del fatto che le liste dei governatori hanno ottenuto grande successo”. Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, nella prima conferenza stampa dopo la sua rielezione.

"Puniti attacchi pretestuosi"

“Sul fronte opposto – ha detto Toti – la coalizione avversaria non raggiunge il 40%, direi il risultato peggiore mai ottenuto nella storia di questa regione dai nostri avversari. Il Pd diventa il secondo partito e il M5S sparisce dai radar: segno che le polemiche e gli attacchi spesso pretestuosi, oltre che il soffiare continuamente sulle paure della gente e quel senso dì superiorità morale, non sono piaciuti agli elettori liguri.Sono anche molto soddisfatto – ha continuato il rieletto governatore perché tanti assessori della giunta uscente hanno avuto straordinari risultati personali, segno di fiducia diffusa che ha premiato il lavoro compiuto e di questo li ringrazio, così come ringrazio tanti esponenti della società civile che hanno aderito alla nostra Lista”. Toti ha poi ribadito l’importanza dei governi regionali rilanciando il tema dell’autonomia: “Sarà già argomento fondamentale da domani mattina. Credo che ormai sia ineludibile e, se questo governo e questo Parlamento hanno senso della realtà, dopo questi risultati, apriranno immediatamente il negoziato per arrivare all’autonomia, cogliendo anche l’occasione di riforme costituzionali magari più impegnative, se la legislatura andrà avanti. Spero che tutti siano sufficientemente ragionevoli da fare questa analisi” – ha detto il governatore. Il presidente Toti ha sottolineato che “La coalizione va avanti per altri 5 anni e ogni partito farà l’analisi dei propri voti. Sicuramente si è registrato il buon successo della Lega che si consolida in Regione Liguria, Forza Italia è stata in grado di presidiare il suo elettorato ed è evidente il grande successo ottenuto dalla nostra Lista che risulta il primo partito della regione. Con i segretari delle varie liste ci vedremo nei prossimi giorni per iniziare a ragionare sulla futura amministrazione”. “Questa mattina – ha aggiunto Toti – prima di arrivare in conferenza stampa ho sentito telefonicamente Giorgia Meloni e anche Silvio Berlusconi che ringrazio per il contributo di affetto e sostegno politico che mi hanno dato. Ci rimetteremo a lavorare – ha concluso Toti – a partire dalla gestione dell’emergenza Covid, per poi proseguire con il Recovery Fund ma anche con manifestazioni importanti come il prossimo Salone Nautico, un grande evento per il Paese che si svolgerà in totale sicurezza nonostante il Coronavirus. Per la costruzione della prossima giunta ci prenderemo tutto il tempo necessario, tenendo conto che gli assessori della mia lista hanno fatto un gran bel lavoro e sicuramente potrebbero rientrare. Si tratterà semmai di fare delle valutazioni sulla necessità, per alcuni, di impegnarsi maggiormente nell’attività politica per strutturare ancora di più il nostro movimento che diventa il primo gruppo in consiglio regionale e dunque la fiducia che ci è stata data merita il consolidamento della nostra dirigenza”. Toti ha anche preannunciato che per fare gli assessori, come nella precedente legislatura, i consiglieri, perlomeno della sua Lista, dovranno dimettersi. Modalità che sarà suggerita anche agli altri partiti della coalizione .

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