Trasferimento Museo Archeologico Chiavari, interviene il M5S
Il capogruppo regionale del M5S Liguria Stefano Giordano con i rappresentanti del M5S Tigullio e Valli, ricordano l’iter dell’iniziativa partito nel 2014 con un accordo di durata ventennale tra il Comune di Chiavari e la Direzione regionale Beni culturali e paesaggistici della Liguria
“Sul trasferimento del Museo Archeologico Nazionale di Chiavari al Palazzo della Cittadella (ex Palazzo di Giustizia), grazie a una segnalazione dell’Associazione Impegno Comune, ho chiesto un accesso agli atti per comprendere il motivo della mancata messa a terra”. Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Liguria Stefano Giordano con i rappresentanti del M5S Tigullio e Valli, che ricordano l’iter dell’iniziativa partito nel 2014 con un accordo di durata ventennale tra il Comune di Chiavari e la Direzione regionale Beni culturali e paesaggistici della Liguria.
Il mancato trasferimento nel mirino del M5S
“Per il trasferimento, nel 2018 la Direzione regionale musei ottenne un finanziamento di 583.000 euro – spiega il M5S -. Il Comune si sarebbe dovuto fare carico della gestione del Museo e delle attività culturali collegate. Nel 2020 la sindaca facente funzioni Stanig portò avanti l’accordo (con scadenza inizio lavori nel 2024), che a Palazzo della Cittadella prevedeva anche l’allestimento della Necropoli preromana, spazi espositivi, mostre.
Insomma, sulla carta doveva diventare un polo culturale, con tanto di biblioteca multimediale. Nel 2023, sono stati presentati i progetti definitivi ed esecutivi per la riorganizzazione del Palazzo della Cittadella ed i relativi interventi impiantistici, e per il restauro del primo piano. Ad inizio 2024, è stato completato l’iter autorizzativo. Tutto è pronto per avviare le procedure di gara? Macché, si ferma tutto”.
“Il Comune ha iniziato a far melina, nonostante la ripetuta volontà della Direzione regionale musei di procedere, pena la perdita del finanziamento. A novembre 2024, la doccia fredda: per il Comune di Chiavari il Palazzo della Cittadella ha problemi strutturali e lo dichiara quindi inagibile”.
“Dieci anni, 583.000 euro stanziati, più di 60.000 già spesi e 200.000 perduti perché la scadenza era stata fissata al 2024. Che il Palazzo avesse delle infiltrazioni dal tetto lo si sapeva da anni: perché dirlo solo nei mesi scorsi? Che cosa vuol fare il Comune? Ha forse dimenticato l’accordo con la Direzione regionale? Perché lo ha disatteso? Un lavoro e un impegno decennali sono stati irrispettosamente accantonati, con soldi pubblici inutilmente spesi e un cospicuo finanziamento ignorato. Si sono dimenticati il loro stesso mantra: 'Se non lo facciamo perdiamo i soldi che sono stati stanziati'.
Ma non è troppo tardi: quel progetto e quel finanziamento non sono persi per sempre. Serve però che il Comune metta le carte in tavola e lo faccia subito”.