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Tunnel della Fontanabuona: il Movimento Cinque Stelle chiede chiarezza sull'iter autorizzativo

L'onorevole Roberto Traversi ha scritto a Autostrade per l’Italia per chiedere un aggiornamento

Tunnel della Fontanabuona: il Movimento Cinque Stelle chiede chiarezza sull'iter autorizzativo
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Sul tema del Tunnel della Fontanabuona interviene il Movimento Cinque Stelle chiedendo chiarezza sull'iter autorizzativo

Fontanabuona

“Nei giorni scorsi, ho scritto ad Autostrade per l’Italia per chiedere un aggiornamento sull’iter autorizzativo delle opere infrastrutturali di collegamento tra la Val Fontanabuona e l’autostrada A12. L’intervento migliorerebbe significativamente i collegamenti tra l’entroterra e la costa, contribuendo allo sviluppo della zona a valle, ancora oggi fortemente isolata”.- così il deputato Roberto Traversi (nella foto)

 

“L’intervento in questione rientra tra le opere compensative a seguito del crollo del Ponte Morandi. In base agli accordi, imbastiti già con il Governo Conte 2, la società è tenuta a redigere il progetto e ad accollarsi gli oneri per la sua realizzazione. Ad oggi, però, dopo cinque anni dall’accordo, nessun cantiere è stato aperto”.

 

“A gennaio di quest’anno, il Ministero ha rilasciato la valutazione ambientale, seppure con una serie di prescrizioni. Pochi giorni fa, il Consiglio dei Lavori Pubblici ha espresso parere positivo. Tuttavia, le prescrizioni hanno modificato sostanzialmente il progetto originale di Autostrade per l’Italia. Questo dovrebbe richiedere una nuova fase e nuovi iter autorizzativi, rallentando ulteriormente i tempi. Di conseguenza, Aspi è stata costretta a redigere un nuovo progetto. Spiace che per questo si siano persi dai 2 ai 3 anni: ora, come M5S, abbiamo chiesto garanzie sui tempi per la reale cantierizzazione del tunnel”.

 

“Nonostante gli annunci rassicuranti, siamo preoccupati sulla reale situazione del progetto, perché la conferenza dei servizi, che deve essere indetta dalla società concessionaria, viene ventilata e poi rimandata di mesi. Il che aumenta la nostra preoccupazione sulle tempistiche”.- conclude