Ultimi giorni da sindaco: si conclude dopo quindici anni l'era Centanaro
Ecco un estratto dell'intervista pubblicata oggi sul Nuovo Levante al primo cittadino, che traccia il bilancio di quindici anni alla guida del Comune e non rinuncia a qualche "stoccata" verso gli avversari politici...
Vittorio Centanaro prepara gli scatoloni: qualunque sarà l’esito delle elezioni, dovrà lasciare, dopo quindici anni, l’ufficio di primo cittadino a Leivi. E nel tracciare il bilancio di questi lunghi anni alla guida del Comune, coglie l'occasione per togliersi qualche "sassolino" dalla scarpa.
Qual è l'eredità più importante di questi anni?
La quotidiana presenza in Comune, per ascoltare e rispondere alle richieste dei cittadini; e le tante opere, i lavori sulle strade, la riapertura di via Gazzo, scuole efficienti, eventi come la Festa dell’Olio e Notti tra le note, già previsti anche per il 2024.
Ha qualche rammarico?
Non aver potuto includere nel Parco di Portofino una piccola porzione del nostro territorio: sarebbe stato un richiamo turistico internazionale. Ma hanno prevalso pregiudizi e “falsi miti", come il divieto di caccia o di costruire case o strade. Sciocchezze.
Il Parco non potrebbe complicare la vita per i residenti?
Al contrario, farebbe arrivare risorse anche per il recupero dei boschi che, nello stato attuale di abbandono, sono una “bomba ecologica” a rischio di incendio.
Come si è arrivati alla scelta dell’ex consigliere regionale Gabriele Pisani come candidato sindaco?
Pisani ha condiviso il lavoro del nostro gruppo politico da tempo: è giovane, preparato, ha grande attenzione verso gli anziani e le famiglie. In più, da consigliere regionale si è fatto vivo più volte in Comune per chiedere se avessimo bisogno di aiuto: non come un consigliere regionale candidato nella lista De Mattei che in questi anni non ha mai messo piede in Comune...
L'intervista integrale su Il Nuovo Levante in edicola oggi, giovedì 23 maggio.