Lavagna

«È un vero peccato non essere in America a sostenere Trump»

Elezioni Americane 2020 - La testimonianza di Amedeo Sivori, cittadino "doppio" e di incrollabile fede repubblicana

«È un vero peccato non essere in America a sostenere Trump»
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Nel 2016, per l’elezione di “The Donald”, l’italo americano Amedeo Sivori festeggiò a caldo al bar della bocciofila lavagnese di via Filzi con un brindisi.

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E qualche mese dopo a dicembre, si recò nel New Jersey, dove per 40 anni è stato imprenditore edile, per una grande festa con gli amici e gli ex dipendenti.

Originario di Ne, residente a Lavagna da vent’anni, Sivori ha la doppia cittadinanza dopo aver sposato la moglie newyorkese Louise De Vivo, e come tanti liguri del Novecento è partito per gli States negli anni Settanta, cercando e trovando la fortuna. Si definisce un “trumpiano” doc, e nelle due ultime elezioni ha sostenuto il presidente in carica.

"Quest’anno con il lockdown sono rimasto bloccato qui a Lavagna e quindi non ho potuto seguire e sostenere come volevo il partito Repubblicano dove vivo a Nutley, città del New Jersey di 45 mila abitanti – racconta Amedeo, socio e già presidente dell’Associazione Liguri del mondo dal 1996 al 2005 -. Il covid ha bloccato tutto, con una campagna elettorale sottotono. Il voto di martedì scorso ha avuto comunque un affluenza record, grazie al voto per posta. Credo che la pandemia ed il voto per posta abbiano penalizzato Trump. Difficile che in questi giorni verrà decretato il vincitore, e poi i Repubblicani ricorreranno fino alla Corte Suprema".

Dal momento di questa dichiarazione, tuttavia, le cose sono cambiate: Biden è stato proclamato Presidente Eletto, dopo aver conquistato, secondo tutte le proiezioni, gli stati "battleground", in particolare quello della Pennsylvania. Come noto, il team di Trump ha cercato di opporsi ai risultati presentando una serie di ricorsi legali, tutti al momento senza alcun riscontro (anzi, l'unico tentativo di "frode" elettorale sinora emerso dai controlli è stato un caso isolato riferito ad un elettore repubblicano che ha cercato, senza riuscirci, di votare due volte). Si attendono comunque alcuni riconteggi, proforma ed automatici soprattutto negli stati dove lo scarto fra i due candidati è uguale o minore allo 0,5% come in Georgia: poche tuttavia, secondo gli analisti, le possibilità di capovolgimenti, in quanto storicamente nei riconteggi i numeri non sono mai cambiati di più di qualche centinaio di voti, ed il vantaggio di Biden negli stati "contesi" va dalle migliaia alle decine di migliaia di preferenze. Cionondimeno negli States la tensione resta alta, con Trump che ancora si rifiuta di concedere ed i suoi sostenitori più agguerriti che scendono in piazza - spesso armati - accusando brogli elettorali.

Secondo Amedeo, il “Trump italiano” è Matteo Salvini, leader della Lega:

"Ma rispetto al centrodestra italiano, Trump quando dice una cosa è quella e basta. Sono sicuro che continuerà a far politica e che guiderà il partito Repubblicano anche nei prossimi anni. In questi anni, l’economia americana non ha mai vissuto momenti così gloriosi. Ora ho sempre l’America nel mio cuore per la grande soddisfazione e l’opportunità che mi ha dato".

A Lavagna quest’anno non si è potuto quindi brindare alla vittoria di Trump:

"Peccato... brinderemo fra 4 anni".

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