Variante al Parco di Portofino, Muzio (FI): “Bene la Regione, giusto affidare la pianificazione all’Amministrazione comunale”
Il capogruppo di Forza Italia: “Per quanto riguarda il tema dell’estensione del Parco, la prima domanda da farsi è se un ampio allargamento sia utile al territorio, non se porterà risorse e finanziamenti”
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Claudio Muzio interviene sulla questione del Parco di Portofino: “Per quanto riguarda il tema dell’estensione del Parco, la prima domanda da farsi è se un ampio allargamento sia utile al territorio, non se porterà risorse e finanziamenti”.
Le dichiarazioni del consigliere Muzio:
“La variante al Piano del Parco di Portofino, per la quale ho espresso oggi in Consiglio regionale il mio voto favorevole, ha carattere esclusivamente normativo, con modifiche parziali alle norme di attuazione, e risponde alla necessità di rendere più chiaro il rapporto tra la disciplina del Piano del Parco e la disciplina dello strumento urbanistico comunale. Essa è volta a demandare a quest’ultimo, al PUC, la disciplina degli interventi relativi alla zona D1, corrispondente principalmente all’abitato di Portofino e ad una porzione di territorio in località Paraggi. Penso che demandare all’Amministrazione comunale la pianificazione sia un fatto da accogliere positivamente, perché, e lo dico da ex primo cittadino, i Sindaci e i Consigli comunali sono eletti direttamente dai cittadini, hanno un mandato forte ed una conoscenza approfondita delle esigenze del territorio e della sua tutela”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia.
“Per quanto riguarda invece il tema dell’estensione del Parco – prosegue Muzio - voglio dire ai consiglieri di opposizione, favorevoli ad allargarne il più possibile i confini, che l’argomento utilizzato a sostegno di questa tesi, ossia la possibilità che arrivino ingenti risorse e introiti, è parziale e non sufficiente. E’ un approccio a mio avviso errato, perché prima di tutto occorre capire se la vasta estensione del Parco sia utile o no per il nostro territorio e se tale allargamento sia auspicato o no dai diretti interessati, e cioè da chi il territorio lo vive, lo presidia e lo amministra. Io penso che occorra fare prima di tutto le cose che servono: se poi arrivano anche soldi, risorse e finanziamenti, meglio ancora. A volte le cose che portano soldi portano anche danno”, conclude il capogruppo di Forza Italia.