Inquinamento acustico: i rischi di questo male così diffuso

Inquinamento acustico: i rischi di questo male così diffuso
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Quello dell’inquinamento acustico è un problema assolutamente serio, nonostante ciò, purtroppo, tende ad essere trascurato.

Con ogni probabilità, questo atteggiamento completamente sbagliato nei confronti di questa minaccia per la nostra salute viene preso sottogamba perché i suoi effetti negativi non sono immediati e, in quanto tali, non sono immediatamente riconducibili a tale causa.

Ancor peggio, accade talvolta che l’inquinamento acustico venga considerato come un mero “fastidio”, un disturbo tutt’altro che rilevante per nulla in grado di causare dei problemi alla salute.

La realtà però, come vedremo a breve, non è affatto questa.

Come proteggersi dall’inquinamento acustico

Ancor prima di scoprire quali sono i deleteri effetti dell’inquinamento acustico, è utile affermare come sia importante proteggersi dai rumori indesiderati.

Fondamentale è, ovviamente, proteggere la propria casa, ovvero il luogo in cui si riposa: da questo punto di vista le abitazioni dovrebbero essere assolutamente inviolabili, ma spesso, purtroppo, non è affatto così.

Nella grande maggioranza dei casi, per proteggere una casa o qualsiasi altro tipo di ambiente interno è sufficiente installare dei serramenti che sappiano garantire, da questo punto di vista, dei validi livelli di isolamento, ad esempio i prodotti di Tigullio Design, azienda specializzata in serramenti a Genova, sono in grado di eliminare fino al 98% dei rumori provenienti dall’esterno.

Se un immobile è particolarmente oggetto di inquinamento acustico, magari perché adiacente a un locale notturno o a quant’altro possa essere causa di rumori importanti, si può inoltre pensare di adottare delle misure ulteriori, ad esempio installando dei pannelli isolanti in corrispondenza di pavimenti e/o pareti perimetrali.

Proteggersi dall’inquinamento acustico è importante in qualsiasi frangente della giornata: se negli spostamenti urbani, ad esempio, proteggere il proprio udito non è semplice, in altri lo è, ed è indispensabile che vengano adottate le dovute contromisure.

Sul lavoro, in primis, è fatto obbligo di utilizzare dei DPI, dispositivi di protezione individuale, laddove la professione in questione porti ad essere esposti a rumori non irrilevanti; per quel che riguarda il lavoro dipendente, è utile sottolinearlo, fornire dei DPI idonei al tipo di attività svolta è responsabilità del datore di lavoro.

Cosa può comportare l’inquinamento acustico

Come si diceva, l’inquinamento acustico è un problema estremamente serio, ma per quale motivo si sostiene questo?

Essere esposti a rumori estremamente forti, come possono essere deflagrazioni o similari, può comportare anche la perdita immediata dell’udito, ma questo non ha a che fare con l’inquinamento acustico.

L’inquinamento acustico è un male subdolo, è l’esposizione a rumori che, sebbene considerati singolarmente non possano causare dei danni rilevanti, essendo reiterati nel tempo hanno effetti deleteri, ma quali?

Sicuramente l’inquinamento acustico può, a lungo andare, ridurre le capacità uditive, ma questo in realtà è solo uno dei mali a cui si può andare incontro.

L’inquinamento acustico può essere causa di stress, irritabilità, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, stati ansiosi più o meno accentuati, tutti fattori che, una volta innescati, possono essere causa di veri e propri circoli viziosi.

Nei casi più gravi, l’inquinamento acustico può causare anche problemi di circolazione, disturbi cardiaci e perfino ictus; è estremamente difficile, come detto, ricollegare tale tipo di inquinamento alla causa di un ictus, ecco perché questa minaccia viene spesso erroneamente considerata poco pericolosa.

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