rivoluzione

Come cambia la ricerca della casa?

Il mondo della compravendita immobiliare si affida al digitale per affrontare l’impatto del Coronavirus

Come cambia la ricerca della casa?
Pubblicato:
Aggiornato:

Come cambia la ricerca della casa? Il 4 maggio è ripartito anche il mondo dell’immobiliare. Il lungo periodo di lockdown si porta dietro una situazione non certo rosea: secondo le associazioni di categoria sono stati 20mila i trasferimenti immobiliare e 65mila i contratti di locazione che non si sono potuti perfezionare a causa dell’emergenza sanitaria. Come è cambiata (e come cambierà) dunque la ricerca delle case all’epoca del Coronavirus? Probabilmente dovremo dire addio almeno per un po’ alle sessioni «open house»: si tratta di giornate in cui, senza appuntamento, è possibile andare a visitare un immobile. Ora sono diventate «virtual open house»: il concetto è lo stesso, giornate designate con l’appartamento da analizzare direttamente in poltrona.

Come cambia la ricerca della casa?

La visita virtuale diventa dunque fondamentale: le tradizionali foto che vanno a riempire i portali immobiliari non bastano più. E’ necessario affidarsi a professionisti in grado di realizzare un pacchetto completo, comprendente una visita virtuale a 360° dell’abitazione in vendita. In questo modo, grazie al tour virtuale, l’agente immobiliare avrà la possibilità di «scremare» la clientela, portando dal venditore solo chi effettivamente interessato. Perché questo? Le visite in presenza infatti dovranno essere fatte secondo i nuovi standard di sicurezza post Coronavirus. Mascherine e guanti sempre, con visite svolte preferibilmente da non più di tre persone alla volta (compreso l’agente immobiliare).

Seguici sui nostri canali