Stop ammortizzatori

Braccio di ferro Governo-Sindacati: se non cambia nulla, dal 16 novembre ripartiranno molti licenziamenti

La Cgil prevede che possano essere addirittura un milione i probabili licenziamenti.

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Cassa integrazione Covid e blocco dei licenziamenti: si va verso il braccio di ferro tra governo e sindacati, che dopo il nulla di fatto dell'ultimo incontro con il ministro Gualtieri chiedono di aprire un tavolo a Palazzo Chigi.

Dal prossimo 16 novembre le aziende che avranno utilizzato l'intero pacchetto di ammortizzatori che hanno chiesto e che non faranno ulteriore domanda, potranno avviare pratiche per licenziamenti collettivi o individuali. Questo quanto previsto dal Governo nella Manovra a proposito della cassa integrazione.

Le aziende che non hanno mai usato la Cig dovranno invece attendere il primo gennaio 2021 per valutare eventuali scissioni di contratto.

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Dal 16 novembre ripartiranno i licenziamenti?

Ma il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, si è detto disponibile a mettere nuovamente mano alle norme. Perché i sindacati sono subito saliti sulle barricate, facendo notare come sbloccare i licenziamenti in concomitanza con un nuovo lockdown economico possa "suggerire" ai datori di lavoro un "alleggerimento" del costo del lavoro.

Ugl stima che da quando tornerà la possibilità di licenziare si troveranno a rischio 850.000 lavoratori. La Cgil prevede che possano essere addirittura un milione i probabili licenziamenti.

Braccio di ferro Governo-Sindacati in corso

Le posizioni in campo sono nette e partono dalla situazione attuale: il Governo sarebbe intenzionato a provocare il divieto fino al 31 gennaio solo per le imprese che usufruiscono delle 9 settimane di Cig Covid nel 2021.

Cgil-Cisl-Uil dicono che siamo in emergenza e quindi non ha senso licenziare e bisogna coprire dal 16 novembre al 21 di marzo.

Con la legge di Bilancio dovrebbero arrivare anche altre 18 settimane da utilizzare il prossimo anno, richiedibili anche dalle imprese che finora non hanno usufruito degli ammortizzatori e che abbiano registrato perdite superiori al 20%.

Stay tuned...

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