Chiavari

Covid-19 e disagi, gli studenti del territorio fanno sentire la loro voce

La protesta degli studenti dello scorso lunedì 19 ottobre intitolata #lavocedeglistudenti

Covid-19 e disagi, gli studenti del territorio fanno sentire la loro voce
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Da Chiavari si è espansa a macchia d’olio a tutte le scuole superiori della Liguria, la protesta degli studenti dello scorso lunedì 19 ottobre, intitolata #lavocedeglistudenti. Confermati, secondo il Comitato studenti Tigullio, 4137 ragazzi che hanno aderito all’iniziativa. Numero quasi raddoppiato, circa 7 mila partecipanti, se si considerano le assenze nelle scuole della regione nella giornata di lunedi.

Una campagna social sulle problematiche della scuola

Gli studenti sono rimasti a casa, evitando di scendere in piazza per creare assembramenti. Obiettivo dell’iniziativa essere ascoltati e collaborare con i dirigenti scolastici e le istituzioni per risolvere almeno in parte le tante problematiche che riguardano il mondo della scuola:

"Siamo un gruppo di studenti chiavaresi che principalmente si occupa delle problematiche legate ai trasporti; dai disagi del servizio di trasporto ai ritardi, facendoci portavoce dei problemi direttamente con Atp o con dei “tramite” – racconta Mario Antonaci, studente della 4^ MAT della sede di Chiavari del Natta De Ambrosis -. Da questi problemi, siamo stati contattati da altri ragazzi che ci hanno segnalato tante altre questioni, ed ora, continuando ad aiutarci con i social, incontreremo plesso per plesso i dirigenti scolastici".

Via al dialogo con i dirigenti e le istituzioni

Lunedì 19 ottobre, ogni rappresentante di classe ha consegnato una lettera al rispettivo dirigente scolastico, spiegando gli scopi della manifestazione:

"Ci sono alunni che vanno in classe con le coperte perché, dovendo aprire le finestre per via della normativa anti Covid, molto spesso fa freddo oppure scuole che non garantiscono il distanziamento sociale e che non concedono l’uscita anticipata agli studenti, facendo perdere loro la corriera a chi abita nelle vallate – spiega -. E poi c’è la didattica a distanza che non è funzionante; troppe scuole non sono attrezzate con il risultato che gli studenti rimangono a casa, rinunciando ad una giornata di lezione".

Per il Comitato un primo grande successo

L’altissima adesione all’iniziativa fa raddoppiare l’impegno del Comitato studenti Tigullio:

"Ora raggrupperemo scuola per scuola stilando un elenco di tutte le singole problematiche, sollecitando ogni dirigente a trovare soluzioni e creando una collaborazione. Siamo felici di questo riscontro che ha trovato anche posizioni favorevoli anche dai professori. Tra i nostri obiettivi portare queste istanze anche alle istituzioni, integrando una nuova collaborazione anche, ad esempio, al Comune di Chiavari, dopo aver incontrato i dirigenti scolastici".

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