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Dalla parte del giusto: all’Istituto Comprensivo Rapallo i premi Ferraretto

36 alunni sono stati premiati dalla famiglia di Ottavio Ferraretto, l’antifascista a cui la città di Rapallo ha dedicato una via

Dalla parte del giusto: all’Istituto Comprensivo Rapallo i premi Ferraretto
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Ultimi giorni di scuola, tempo di premiazioni per i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Rapallo. Per onorare la memoria di Ottavio Ferraretto, l’antifascista chiavarese, rapallino di adozione, ucciso a Cherasco da rappresaglia nazista nell’ottobre del ’44, a cui la città ha dedicato una via, i nipoti Sara e Paolo Alessandria, hanno istituito una borsa di studio per gli studenti di Cherasco e di Rapallo, che si siano distinti per particolare senso civico. Grazie a loro come ogni anno sono stati premiati i migliori lavori presentati in occasione della mostra per la Settimana della Memoria, scegliendoli tra quelli che trasmettono i messaggi più significativi.

36 alunni premiati

Sono stati 19 i ragazzi premiati per i loro plastici e disegni, a cui si aggiungono le menzioni d’onore ad altri 17 alunni e ai lavori di gruppo realizzati dalle classi terza H e terza D. Quest’anno il tema della mostra all’IC Rapallo è stato quello dei Giusti delle Nazioni, donne e uomini che, durante le persecuzioni naziste, hanno messo a rischio le loro stesse vite per salvare persone ebree dalla deportazione nei campi di sterminio, ai quali è stato dedicato un giardino presso il memoriale dello Yad Vashem a Gerusalemme.

Alcuni dei lavori dei ragazzi si sono ispirati proprio agli alberi di questo giardino, alberi che ci parlano di orrori da dimenticare, ma anche di nuovi valori e di speranza per un futuro migliore, come nel disegno di Iris Condomo (3H), prima classificata nella sezione grafica, nel cartellone di gruppo creato dalla classe terza H e nel plastico di Nicolò Cignatta (3D), terzo classificato, che sul suo plastico riporta la frase del Talmud “Chi salva una vita salva il mondo intero”.

Sempre per ricordare i Giusti, Viola Aste, Alice Fornari, Lavinia Pioli, Giulia Santoro e Martina Toscano (3F), prime classificate per la sezione plastici, hanno scelto di rappresentare un libro che narra la storia di Lorenzo Perrone, il muratore piemontese deportato ad Auschwitz, che aiutò Primo Levi a sopravvivere alla terribile vita nel lager.

Molti degli alunni si sono ispirati poi alla storia di un altro grande Giusto italiano, Gino Bartali, che salvò diverse famiglie ebree, procurando loro documenti falsi che teneva nascosti nel telaio della sua bicicletta; al grande campione del nostro ciclismo sono dedicati il disegno di Francesca Inuggi e Rebecca Ceccarini (3B), terze classificate nella sezione grafica, la bicicletta costruita da un gruppo di alunni della classe terza A Alexandru Giurgiu, Angela Raggio, Denis Sacaliuc, Amaral Pacheco, Emanuel Idrizaj, Emma Falivene, Ndaye Madiguene, Margherita Arata e Xhoela Jonuzanji, che si sono classificati secondi nella sezione plastica e altri lavori inclusi nelle menzioni d’onore.

Il secondo premio grafico è andato al disegno di Oleksandr “Sasha” Churilov, che ha voluto invece rappresentare una storia senza lieto fine: il massacro di Babij Jar, operato dai nazisti e dai collaborazionisti in Ucraina nel 1941, in cui persero la vita quasi 34.000 ebrei.

Numerose anche le menzioni d’onore: ai lavori degli alunni Eva Fortuna (2A), Sofia Govinna (3F), Daniela Matei (3F) Noemi Chiccoli, Alessia Maftei, Nausicaa Palazzi e Matilde Vaccaro (1B), Isabella Perelli e Filippo Frattini (3B), Andrea Garbarino e Simone Cerveri (3G), MirKo Gambini, Stefano Parod e Giorgio Schiappacasse (2C), Sveva Federici, Emma Rinaldi e Federico Sannino (3B), alla classe terza H già nominata e alla classe terza D, per il suo cartellone multimediale sulle storie dei Giusti delle Nazioni.

I vostri disegni e i vostri plastici ci sono piaciuti tantissimo – ha detto ai ragazzi Paolo Alessandria – Abbiamo ritrovato sentimenti in comune col nostro nonno Ottavio, il senso di umanità, il sentirsi fratelli e sorelle degli altri, anche se sono persone che non si conoscono. Sentimenti rari ai nostri giorni, in cui prevale l’individualismo e gli altri sono spesso visti come ostacoli. Il nonno quando ha saputo di dover morire ha scritto una lettera ai figli in cui augurava loro di essere buoni cittadini e buoni italiani. E’ stato bello vedere emergere dai vostri lavori la stessa sensibilità”.

Attraverso il lavoro che avete fatto con i vostri docenti avete avuto l’occasione di leggere e rileggere a modo vostro una piccola storia che è diventata una grande storia – ha detto la Dirigente Anna Grimaldi - La scuola vi ha dato questa opportunità e i risultati sono bellissimi. Grazie per il vostro impegno, passione e partecipazione. Grazie alla famiglia di Ottavio Ferraretto, che ha instaurato con la nostra scuola questo rapporto virtuoso e ogni anno ci fa questo dono”.

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