Giorno della Memoria, le medie “Della Torre” incontrano il figlio del deportato Orsolino
Chitarrista, liutista e compositore genovese che subì l'esperienza dell'internamento nei campi di concentramento tedeschi per venti lunghi mesi
L'Istituto Comprensivo “G.B. Della Torre” ha organizzato per il giorno 26 gennaio 2024 alle ore 10.15, in occasione del Giorno della Memoria, un evento rivolto alle classi terze costituito dall' incontro con il figlio del chitarrista, liutista e compositore genovese Federico Orsolino (1918-1993) che da giovane ufficiale militare di leva ha vissuto prima l'esperienza della ritirata durante la campagna di Russia al seguito della Divisione Pasubio e poco dopo l'esperienza dell'internamento nei campi di concentramento della Germania per venti lunghi mesi, da settembre 1943 fino al rimpatrio avvenuto nell'agosto del 1945, dopo la liberazione dei campi da parte degli inglesi avvenuta nel mese di aprile.
Il figlio Paolo racconterà la storia di suo padre ed in particolare quando entrò a far parte degli Internati Militari Italiani, così definiti da Hitler per sottrarli alle tutele dei prigionieri di guerra previste Convenzione di Ginevra del 1929, catturati dalle truppe tedesche subito dopo la firma dell'Armistizio l'8 settembre 1943.
Come la maggioranza dei suoi compagni di prigionia Federico Orsolino si rifiutò di aderire alle continue e pressanti richieste di adesione di collaborazione con l'esercito tedesco e con la RSI come si può leggere nelle pagine del suo diario in cui annotava quasi giornalmente gli eventi e le sue riflessioni. Nei campi di Sandbostel e Wietzendorf gli internati intrapresero molte attività culturali, infatti vi erano fra loro persone di alto livello intellettuale quali lo scrittore Giovannino Guareschi, i pittori Giuseppe Novello e Alessandro Berretti, l'attore Gianrico Tedeschi, il politico Alessandro Natta, i musicisti Arturo Coppola e Giuseppe Selmi, il filosofo Enzo Paci, il poeta e critico teatrale Clemente Rebora e il prof. Giuseppe Lazzati eletto all'Assemblea Costituente e poi alla Camera dei Deputati. Fra gli internati vi erano anche fisici, chimici e radiotecnici che contribuirono alla costruzione di radio clandestine tra cui la famosa radio “Caterina” costruita a Sandbostel e tramite la quale gli internati avevano notizie dei movimenti delle forze alleate, unica loro speranza di rientro in patria.
Federico Orsolino, nel momento in cui riuscì ad avere a disposizione una chitarra, tenne nei campi numerosi concerti anche in collaborazione con altri musicisti contribuendo alla creazione di alcuni momenti di svago per i suoi compagni. L'evento si concluderà con l'ascolto di due brani musicali composti da Federico Orsolino in prigionia, eseguiti dal chitarrista genovese Riccardo Guella che da alcuni anni contribuisce allo studio e alla diffusione delle opere musicali per chitarra edite ed inedite di Federico Orsolino.
La riflessione del dirigente Ronconi
Afferma il dirigente scolastico Renzo Ronconi:
"Il Giorno della Memoria è un momento prezioso di riflessione per le nostre scuole perché ci ricorda l'impegno quotidiano per rimuovere a tutti in livelli, dai nostri spazi e dalle nostre relazioni, ogni forma di discriminazione e di violenza e per educarci ad una cultura di pace, particolarmente necessaria in un mondo tanto dilaniato dalle guerre. I drammatici eventi della seconda guerra mondiale ci insegnano che dove dominano la prevaricazione e l'odio ogni membro della comunità è esposto alla sopraffazione e alla violazione dei propri diritti: Federico Orsolino ha vissuto sulla propria pelle i metodi di oppressione di una parte di quel sistema concentrazionario nazista che espresse al massimo grado la propria disumanità nella deportazione e nello sterminio dei cittadini europei appartenenti alle comunità ebraiche e di tutti coloro che per ragioni politiche, fisiche, personali, culturali erano considerati da eliminare".