giorno del baratto

Lavagna, venerdì il primo "Barter Day" alla scuola media Don Gnocchi

Gli alunni delle scuole medie Don Gnocchi hanno riflettuto con le loro insegnanti sul concetto di Fast fashion, moda “usa e getta” che produce abiti di bassa qualità a poco prezzo

Lavagna, venerdì il primo "Barter Day" alla scuola media Don Gnocchi
Pubblicato:

Si svolgerà venerdì 23 febbraio, dalle 9.30 alle 12 il primo "Barter Day" della scuola media "Don Gnocchi" di Lavagna.

Che cos'è un Barter day? Lo chiediamo alla professoressa Paola Rigoni, referente del Progetto: "Barattare significa ricevere o dare in cambio una cosa senza buttare o sprecare nulla: un esempio perfetto di economia circolare. La mattina di venerdì 23 gli alunni delle classi seconde terze saranno invitati a portare al massimo cinque oggetti usati ma in buone condizioni da barattare: potranno essere scambiati oggetti per la scuola, abiti, libri e giochi".

"Gli alunni delle scuole medie Don Gnocchi hanno riflettuto con le loro insegnanti sul concetto di Fast fashion - sottolinea la dirigente Isabella Herzfeld - che è una moda “usa e getta” che produce abiti di bassa qualità a poco prezzo e che prevede il lancio di nuove collezioni in tempi brevissimi. La crescente offerta di capi a basso prezzo ha portato i consumatori ad acquistare sempre di più".

Perché la fast fashion è dannosa? "Per quanto riguarda l’ambiente è dannosa per vari motivi - spiega Lorenzo, classe 3A -, per esempio gli abiti sono difficili da smaltire e alcune sostanze sintetiche da essi contenute possono inquinare l’acqua e finire nella catena alimentare, Ma anche gli abiti prodotti con fibre naturali possono inquinare, perché si utilizzano molti pesticidi per produrre le piante da cui si ottengono le fibre tessili".

"La fast fashion è dannosa anche per le persone, perché nei paesi in via di sviluppo viene attuato lo sfruttamento di manodopera sottoponendo i lavoratori a turni di ore estenuanti e pagandoli pochissimo" spiega Celine, della classe 3B.

Per passare dall’economia lineare al modello più sostenibile dell’economia circolare
possiamo seguire quattro semplici comportamenti: "RIDURRE la quantità di rifiuti che produciamo ogni giorno, riproponendo l'uso dello stesso oggetto più volte - spiega Arianna, della classe 3C - una bottiglia di vetro può essere riutilizzata all’infinito; RIPARARE un attrezzo che ha smesso di funzionare invece di gettarlo via; RIUTILIZZARE un oggetto già usato per scopi differenti, una t-shirt può diventare uno straccio per la polvere oppure una borsa originale, nel primo caso l'utilizzo è meno nobile e si parla di down-cycling, nel secondo accade l’opposto e si parla di up-cycling; RICICLARE correttamente se non si può riutilizzare. Bisogna
provvedere al conferimento differenziato, presso l’isola ecologica, dividendo i materiali di cui è composto (metallo, plastiche, gomma, vetro, carta) in base alle regole in vigore presso quel centro di raccolta".

"Con il baratto si riduce lo spreco in quanto è possibile scambiare qualcosa che a noi non serve più con qualcosa che invece ci può servire o che desideriamo. In questo modo tutto diventa più duraturo e un prodotto viene buttato via dopo un maggior utilizzo e solo se non serve davvero più" conclude Irene, classe 3C.

All'evento sono invitate anche le famiglie degli alunni: fuori dalla scuola a incuriosire i passanti sarà presente un manichino, ribattezzato "Gina" e ispirato all'analoga iniziativa dell'imprenditore della moda sostenibile Matteo Ward, che sarà vestito con abiti di riuso e permetterà, con un Qr code, di accedere a maggiori informazioni sul tema della Fast fashion.

Seguici sui nostri canali