Sestri, tornano "I concerti alla Descalzo"
Ieri mattina, Davide Mocini e lo straordinario mondo delle “corde pizzicate”
Secondo appuntamento nella mattinata di ieri, lunedì 4 marzo, nella sala Agave dell’ex Convento dell’Annunziata, dell’interessantissima iniziativa organizzata dal Dipartimento di Musica della Scuola Media di Sestri Levante.
Sul palcoscenico Davide Mocini circondato da un liuto rinascimentale, un liuto barocco, una chitarra acustica e una chitarra elettrica, tutti appartenenti alla famiglia delle “corde pizzicate”, che hanno subito destato la curiosità degli studenti presenti.
“Ho portato questi strumenti”- ha detto Mocini– “per raccontare la loro storia e far capire ai ragazzi di oggi come si sono sviluppati e sono cambiati nell’arco degli ultimi quattro secoli”.
Il musicista ha spiegato le varie differenze tra di essi, di come sia cambiata la tecnica di approccio all’esecuzione e le diverse modalità di pizzicarne le corde proponendo, per ognuno di loro, alcuni brani ed esponendo anche curiosità molto particolari, come la diversa scrittura delle note sugli spartiti.
“È chiaro che lo strumento che attira la maggiore attenzione” – ha aggiunto – “sia la chitarra elettrica, che è la lingua di oggi ed è uno strumento completamente diverso dagli altri tre sui quali stiamo portando avanti un importante lavoro per farli rivivere. Addentrarsi in questi repertori è molto difficile per una persona che non li ha mai sentiti prima. Ci vuole molta pazienza e molta educazione all’ascolto per entrare in questo tipo di mondo”.
Molte le domande degli studenti e la richiesta di brani, per una mattinata come sempre all’insegna di una scuola viva pronta a regalare ai suoi ragazzi situazioni non comuni di ampliamento dei loro orizzonti.
Al centro dell’ultimo appuntamento del 27 marzo sarà uno strumento ricco di un fascino straordinario: la tromba.
Davide Mocini è diplomato in chitarra classica e liuto, suona in un trio rinascimentale e continua ad approfondire gli studi sul liuto barocco. Compone brani con il liuto rinascimentale che spesso combina con la chitarra elettrica, contaminando, senza alterare, l’atmosfera originale di quel mondo lontano.