"Ti porto dove c'è musica": successo per lo spettacolo dell'istituto comprensivo di Sestri Levante
Sulle note di colonne sonore cult e del musical “Grease” gli studenti si sono trasformarsi in attori, musicisti, cantanti e ballerini

Il progetto “Creo, suono e canto” è giunto alla sua VI edizione con il titolo di “Ti porto dove c’è musica”. La collaborazione creativa delle profesoresse Elisa D’Agnessa e Chiara Costa prosegue.
Il progetto e lo spettacolo
La scuola è un luogo d’incontro tra le persone e l’intesa tra docenti e studenti è il fulcro di questa visione. Ciò si è manifestato pienamente nello spettacolo che l’Istituto Comprensivo di Sestri Levante ha portato in scena presso il complesso dell’Annunziata il 20 maggio scorso.
Il pubblico che ha gremito la sala è rimasto rapito dall'energia e dalla passione dei ragazzi: non era solo una rappresentazione, ma una vera e propria esperienza sensoriale ed emotiva.
Il musical
Sulle note di colonne sonore cult e del musical “Grease”, molti genitori, seduti in sala, hanno visto i propri figli trasformarsi in attori, musicisti, cantanti e ballerini, superando la timidezza e mettendo in gioco la propria vulnerabilità: ragazzi che normalmente non si esprimono in pubblico, ma che, quella sera, hanno trovato il coraggio di brillare, di mostrare una parte di sé che non si era mai vista prima. Un passo alla volta si cresce.
La visione del progetto
"La scuola non è solo un luogo dove si acquisiscono nozioni e competenze, ma è anche uno spazio in cui si sviluppano relazioni, emozioni e talenti. Non è solo una somma di individui che frequentano le stesse aule, ma è un gruppo che cresce insieme, che si aiuta a vicenda, che si confronta con le proprie differenze e in cui ciascuno ha un ruolo: il dialogo tra professori e studenti è alla base di ogni percorso educativo."- così la professoressa Valducci
"È questa intesa, questa sintonia, che permette alla scuola di diventare un luogo dove si può davvero "imparare a vivere", dove ciascuno può trovare il proprio posto nel mondo. Tra le esperienze più significative che arricchiscono il percorso scolastico, gli spettacoli scolastici occupano un posto speciale poiché non solo mettono in luce la creatività degli studenti, ma creano anche un legame forte tra insegnanti e ragazzi, dando vita a una sinergia che rende l’esperienza scolastica ancora più significativa. Ed è la passione che spinge gli insegnanti a non arrendersi di fronte alle difficoltà, a cercare sempre nuove modalità di coinvolgimento e a rendere ogni momento un’opportunità di crescita."
"Gli spettacoli scolastici, inoltre, sono una vera e propria palestra in cui i giovani imparano a collaborare, a mettersi in gioco e a superare le proprie paure. La preparazione di uno spettacolo coinvolge gli studenti in molteplici aspetti: il tempo, lo studio del copione, la preparazione delle scenografie, la musica e le coreografie. Ogni dettaglio diventa un'opportunità di crescita, non solo sul piano artistico, ma anche sul piano umano. Gli insegnanti, infatti, non sono solo docenti, ma diventano mentori, guide e spalle su cui fare affidamento durante il processo creativo, guidando gli studenti nella scoperta di sé stessi e delle proprie passioni. Questo scambio reciproco di idee e di energie contribuisce a creare un ambiente stimolante e di grande fiducia, in cui gli studenti non sono solo spettatori, ma protagonisti del loro percorso di apprendimento. È proprio in questo contesto che spesso nascono legami indissolubili, che vanno oltre il semplice rapporto didattico. Inoltre, il teatro, la musica, la danza e tutte le forme artistiche rappresentano strumenti educativi potentissimi, capaci di sbloccare potenziali nascosti e di favorire la crescita emotiva e relazionale degli alunni. Questa è una profonda convinzione che ci accomuna."- così la professoressa.
"Stare insieme alle prove, settimana dopo settimana, è veicolo di valori importanti come il rispetto, la responsabilità, la disciplina e la solidarietà. La realizzazione di uno spettacolo richiede un impegno costante e una buona organizzazione, e ogni studente è chiamato a prendersi cura del proprio ruolo all'interno del gruppo, rispettando gli altri e lavorando insieme per raggiungere un obiettivo comune. Si esercita la pazienza, una caratteristica che sembra non appartenere più ai nostri ragazzi. In questo modo, la scuola diventa un luogo in cui si apprendono anche le competenze sociali e relazionali, che saranno fondamentali nella vita futura di ciascun alunno. Insomma, l’aspetto intellettuale si intreccia con quello emotivo e sociale."
"Questi eventi contribuiscono a creare un ambiente in cui gli studenti non solo si sentono ascoltati nelle loro emozioni, paure e speranze, ma anche liberi di esprimere la propria individualità in un contesto di condivisione e di essere apprezzati oltre il momento pur basilare dello studio. La comunicazione tra adulti e ragazzi non è solo verbale, ma è fatta di gesti, sorrisi, piccoli atti di gentilezza che alimentano il legame di fiducia, è una connessione profonda che si costruisce con il tempo, giorno dopo giorno. Nessuno sente la necessità di guardare lo smartphone durante il tempo trascorso assieme, poiché questo viene colmato da parole, scherzi, sorrisi di esortazione e anche da qualche lacrimuccia di studenti ormai giunti al terzo anno di scuola media."
"Questa spettacolo ha fatto molto di più che intrattenere: ha educato, ha unito, ha emozionato. Ha dimostrato che l'educazione non è solo un lavoro di insegnamento, ma una vera e propria arte che si nutre di passione, di impegno reciproco e di amore per la bellezza. In un’epoca in cui spesso sembra che il valore della scuola venga misurato solo attraverso i voti o le prestazioni accademiche, questo spettacolo ci ha ricordato che l’essenza della scuola risiede anche in momenti come questi: dove la magia sul palco è frutto di una crescita collettiva, dove il talento non è solo individuale, ma frutto di una comunità che crede nel potenziale di ogni singolo."- conclude la professoressa Stefania Verduci.


