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Beffa per il Rapallo Pallanuoto che saluta l'Euro Cup

Il Rapallo chiude il girone al secondo posto ma non basta per accedere ai quarti di finale

Beffa per il Rapallo Pallanuoto che saluta l'Euro Cup
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Il Rapallo Pallanuoto chiude il “Girone C” d’Euro Cup con sei punti, parimerito con Pallanuoto Trieste e Echeyde Tenerife, frutto di due vittorie ed una sconfitta ma un regolamento poco chiaro e alquanto discutibile (lo stesso adottato alle Olimpiadi) e su cui si discute da tempo, lo esclude dall’accesso ai quarti di finale.

La rabbia della squadra

"In qualsiasi altro sport la classifica avulsa - scrive la società - ovvero quella stilata tra più squadre con lo stesso punteggio (Trieste, Rapallo e Tenerife) tiene conto degli scontri diretti (perfetta parità: Trieste vincente su Tenerife a sua volta vincente su Rapallo che ha battuto il Trieste), il parametro successivo è la differenza reti negli scontri diretti (che avrebbe visto Trieste a più 2, Rapallo a zero, Tenerife a meno 2). Nella pallanuoto oltre i confini nazionali (la FIN utilizza la classifica avulsa sopra descritta) esiste la controversa norma che stabilisce: di escludere la prima classificata (in base alla differenza reti di diritto il Trieste) e fare classifica avulsa tra le altre due squadre ripartendo dal risultato dello scontro diretto e quindi premiando il Tenerife che aveva vinto con il Rapallo per 10 a 9.

Fa male ma, per quanto scriteriato, un regolamento rimane tale e non ci si può esimere dall’allinearsi al verdetto ufficiale. Rimane un forte senso di rammarico soprattutto per gli ultimi due minuti e mezzo del match con le spagnole, che alla luce dei fatti, risultano fatali alle giallo blu. Infatti nella gara inaugurale con le iberiche, il RPN aveva dato l’impressione di essere abbondantemente alle pari con le avversarie, avanti di due gol nel punteggio si vedeva rimontare e superare ad una manciata di secondi dalla sirena finale, dopo una prestazione che per lunghi tratti aveva lasciato presupporre un finale meno amaro".

Le ragazze di coach Antonucci si riscattavano prontamente nel secondo match in programma, a farne le spese le transalpine del Lille Université Club, sconfitte con un netto 12 a 7 . Il vero capolavoro delle liguri è stato quello, nel derby tutto Italiano, con le forti padroni di casa della Pallanuoto Trieste, formazione che ha dimostrato tutto il suo valore con un inizio di stagione travolgente, come aveva constatato lo stesso Rapallo nella sconfitta di Coppa Italia.

Il Rapallo si impone 11 a 10 al termine di una partita combattutissima, in cui ha dimostrato di poter essere iscritta tra le formazioni di vertice della pallanuoto dentro e fuori i confini nazionali.

Le parole del coach Antonucci

“Lo stesso delegato di European Aquatics, dopo aver fatto i calcoli della differenza reti, si è congratulato con me e con i dirigenti presenti a bordo vasca per la qualificazione raggiunta, questo aspetto la dice lunga sulla chiarezza della norma che regola la classifica avulsa nelle competizioni europee. Il minimo che posso dire è che si tratta di una situazione tragicomica”. Con queste parole coach Luca Antonucci racconta il post gara, la gioia per il passaggio del turno che si trasformava di lì a poco in un’amara beffa, aggiunge poi:

“Una telefonata ha invertito i ruoli e mentre il Tenerife festeggiava in aeroporto noi eravamo in preda allo sconforto e all’incredulità, tutto questo è insensato ma è la reltà dei fatti. Ritengo che non meritavamo l’esclusione, i dati statistici dicono questo ma un regolamento assurdo certifica il contrario.

Andando oltre il mero risultato, sicuramente il bilancio di questo turno di coppa è positivo. Ho visto enormi miglioramenti rispetto alle precedenti uscite, abbiamo fatto progressi sia sul piano del gioco che dal punto di vista fisico. Dopo la vittoria con il Padova in campionato, abbiamo battuto anche il Trieste nella sua vasca e questi sono dati molto confortanti visto il valore degli avversari. Difficile da digerire il risultato, anche per come si sono svolti gli eventi nell’immediato post gara, ma proveremo a trasformare in energia positiva questa cocente delusione”.

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