Entella, ricorsi e ripescaggi: «Stop ai campionati sinché la giustizia sportiva non si esprimerà»

La decisione che riguarda l’Entella e la sua possibilità di rimanere in serie B slitta al 12 settembre a campionati già iniziati, la società: «Non giochiamo»

Entella, ricorsi e ripescaggi: «Stop ai campionati sinché la giustizia sportiva non si esprimerà»
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Virtus Entella in bilico fra serie C e B, la decisione sul destino del Cesena - dal quale potrebbe dipendere anche quello dei biancocelesti - slitta a settembre. E la società chiavarese non ci sta. Ecco - nella sua versione integrale - quanto scrive la direzione societaria in merito, con una richiesta ben precisa: che non inizino i campionati - o per lo meno si rimandino le partite proprio dell'Entella - sinché non sia fatta definitiva chiarezza.

Entella: «Blocco dei campionati o rinvio delle nostre partite»

La non decisione della Corte Federale d’Appello di ieri rappresenta l’ennesima beffa di questa estate costellata di sentenze farsesche, emanate dagli organi della giustizia sportiva.

Il campionato di serie B 2017/2018 è stato gravemente inquinato e falsato da vari episodi: utilizzo di denaro di provenienza illecita e consistenti pagamenti in nero da parte del Foggia, bilanci clamorosamente falsificati con plusvalenze inesistenti da parte del Cesena, senza i quali lo stesso Cesena non si sarebbe potuto iscrivere al campionato, campagna acquisti milionaria da parte del Bari, società poi fallita con ingenti debiti risultanti da quella campagna, e altro ancora.

L’Entella, prima tra le società retrocesse sul campo, ha cercato in tutti i modi di richiamare l’attenzione su queste distorsioni, chiedendo giustizia con il ripristino di una classifica veritiera e non falsata dalle gravi violazioni già ricordate. Purtroppo la tutela delle società corrette e oneste contro quelle scorrette e truffaldine non sembra essere stata al centro dell’attenzione né degli organi di controllo federale, né delle corti della giustizia sportiva né di Figc e Coni che certo non devono entrare nel merito di singoli casi, ma devono esprimere un chiaro indirizzo a favore dell’onestà, della lealtà, della trasparenza delle gestione dei club calcistici. Ciò non è avvenuto. Un forte richiamo a rigore e onestà insieme ad una seria riforma della giustizia sportiva deve costituire oggetto di un chiaro impegno da parte di tutte le componenti per ogni ipotesi di governance futura del calcio italiano.

La decisione che riguarda l’Entella e la sua possibilità di rimanere in serie B slitta al 12 settembre a campionati già iniziati. Senza neanche sapere se abbiamo ragione o torto siamo condannati a disputare il campionato di serie C con un enorme danno economico. Questo noi non lo accettiamo e per questo chiediamo nuovamente al Commissario della Figc il blocco dell’inizio dei campionati o in subordine di non far giocare l’Entella fino a quando non verrà assunta la decisione definitiva da parte degli organi della giustizia sportiva.

Il mondo del calcio è alla deriva, tra regole cambiate all’improvviso e ricorsi a pioggia il caos è assoluto. Non ci stiamo ad essere gli unici a pagare dazio. Faremo ogni cosa possibile per tutelare gli interessi dell’Entella e del calcio pulito.

Questa sarà la nostra battaglia del futuro, sperando di non rimanere soli.

Commenti
A p

Nel nostro parse (Italia) non conviene pagare le tasse, rispettare le leggi, essere disciplinati alla guida, ecc. Sono le istituzioni e i loro rappresentanti che ci insegnano a fregare il prossimo, tanto, così facendo, saremo tutelati in ogni sede. Alla faccia che “la legge è uguale per tutti “. Persino nello sport c’è chi bara impunemente (Foggia, Bari, Cesena, Chievo e persino il Milan). E allora bisogna essere dalla parte del Pres. Gozzi, senza se e senza ma. Forza Entella, abbasso i delinquenti e i magistrati che impunemente li difendono.

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