Final 8, la Pro Recco affonda lo Jug 9-8
I campioni d'Italia sono in finale: questa sera si giocano la coppa continentale
Il sortilegio si è interrotto: la Pro Recco è in finale di Champions League dopo aver battuto lo Jug Dubrovnik 9-8. Due anni di sconfitte in semifinale contro i croati vengono cancellate dalla scorsa dolce notte genovese. Una battaglia in acqua con tanti colpi proibiti, inevitabile proseguimento di una sfida infinita negli appuntamenti che contano. Stasera si gioca per la coppa: alle 20.30 i campioni d'Italia affronteranno l'Olympiacos.
Pro Recco - Jug 9-8
La Pro Recco passa al primo affondo: Figari servito da Di Fulvio avanza e indovina il diagonale vincente. Lo Jug è squadra zeppa di campioni e pareggia due minuti dopo con Renzuto, ma Filipovic, da posizione 2, carica il mancino e non dà scampo a Bijac. Biancocelesti ancora a segno quando mancano 80 secondi dalla prima sirena: Fatovic va nel pozzetto e Mandic serve al centro Bodegas per il 3-1 che fa scattare in piedi la Sciorba. Tempesti ricorre all'ultimo centimetro delle sue dita per sporcare sulla traversa il pallonetto di Rasovic, però il numero 8 croato non sbaglia ad un secondo dalla fine del tempo con Ivovic fuori per 20 secondi.
Si ricomincia, Tempesti conserva murando il tiro di Renzuto, Di Fulvio capitalizza con l'alzo e tiro specialità della casa portando i suoi sul +2. A due minuti e 40 secondi dal cambio campo lo Jug si rimette in carreggiata grazie al bolide di Fatovic da posizione 3: al termine del secondo quarto il risultato è di 4-3.
Lo Jug capovolge il match in due minuti e mezzo: l'inserimento di Garcia Gadea e il tiro di Fatovic da posizione 5, in superiorità, valgono il 4-5. Nervosismo in vasca, ne fanno le spese Loncar e Gitto, espulsi definitivamente da Alexandrescu. A metà tempo è Echenique da posizione 1, in superiorità, a fare 5-5. Tempesti è mostruoso a deviare il tiro di Fatovic e a rilanciare Di Fulvio in controfuga sulla corsia di sorpasso per il 6-5 che chiude il terzo quarto.
La Pro Recco cannibale ha il volto di Molina che buca Bijac e regala al team di Vujasinovic il +2. Lo Jug toglie la testa da sotto l'acqua grazie al gol di Jokovic in superiorità, i biancocelesti perdono Figari e Mandic per tre falli ma l'avanzata strepitosa di Echenique propizia un cioccolatino che Filipovic scarta facilmente. Finita? Neppure per sogno. Fatovic a 3 minuti e 40 secondi sigla l'8-7 in superiorità, mentre la squadra di Vujasinovic perde anche Bodegas e si ritrova con gli uomini contati nel momento decisivo. Questi ragazzi, però, hanno cuore e anima. E allora ci pensa Aicardi a procurarsi il rigore che Filipovic non sbaglia. C'è ancora tensione nel finale, perché Ivankovic a 28 secondi dalla sirena mette in rete sfruttando l'espulsione temporanea di Di Fulvio. La Pro Recco gioca con il cronometro e non soffre più. Cala il sipario sul match: domani si torna sul palco per l'esibizione più importante.
«I ragazzi hanno giocato bene - ammette mister Vujasinovic - sapevamo che non bastava quanto avevamo fatto ieri. Siamo stati molto attivi in difesa, in attacco più rilassati, diciamo così. Abbiamo subito molte espulsioni, ma quello che importava era alzare la qualità di gioco. Domani ci aspetta una grande finale, meritata sia per noi sia per loro per quanto espresso in stagione. Speriamo che la coppa rimanga a Genova».
«Dimentichiamo subito questa serata - osserva Filipovic - abbiamo scaricato le pile e adesso dobbiamo pensare a recuperare per domani. Il secondo posto non ci interessa, ma sappiamo che l'Olympiacos è una grande squadra e non sarà semplice alzare la Champions League».