Calcio a cinque

"Lasciamo perdere ogni divisione, fermiamoci e cominciamo a pensare alla prossima Serie A"

Matteo Fortuna: "Pensavamo di essere preparati al peggio, ci sbagliavamo"

"Lasciamo perdere ogni divisione, fermiamoci e cominciamo a pensare alla prossima Serie A"
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Matteo Fortuna, prima di essere presidente del CDM Futsal (società nata dalle ceneri del San Lorenzo della Costa di Santa Margherita Ligure, diventata anche partner della Tigullio Chiavari per poi proseguire da sola scalando varie categorie: Serie B, Serie A2, Serie A) è un imprenditore, responsabile per l’Italia di un colosso internazionale dei trasporti mercantili.

"Era dicembre quando arrivavano dalla Cina le prime notizie di un nuovo misterioso virus – ricorda Matteo Fortuna - che ora purtroppo conosciamo bene tutti quanti. Dalle istituzioni alla gente comune, abbiamo sottovalutato la situazione ritenendola un fattore locale che non avrebbe influenzato il nostro modo di vita e la nostra economia".

La storia recente ha dimostrato che cosi non è stato.

"Io per lavoro mi occupo di trasporti eccezionali, l’azienda per cui lavoro ha 150 navi e decine di uffici in tutto il mondo. Per cui ho la possibilità di dialogare, ogni giorno, con colleghi oltreoceano. Quando in Cina hanno sigillato la gente in casa e addirittura sospeso il campionato di calcio abbiamo iniziato ad incuriosirci ma pensavamo di essere preparati, bene non lo eravamo".

Ed è difficile prepararsi a qualcosa di così sconosciuto e devastante.

"Personalmente mi sono allarmato seriamente quando ho visto aziende come Toyota chiudere le fabbriche e bloccare la produzione. Per determinate mentalità, la produzione è una missione quasi religiosa. Quando poi da noi si è iniziato a parlare di porte chiuse, nella chat con i presidenti di serie A e della Divisione Calcio a Cinque della Figc, avevo avvertito che la problematica sarebbe stata molto seria e lunga".

Ora la Serie A di calcio a cinque in Italia è ad un bivio...

"Sono convinto che il campionato non ripartirà, anche se lo vorrei tanto perché il futsal è diventato la mia grande passione, parte integrante della mia vita. Devo ammettere che senza le partite mi manca qualcosa – dice ancora Fortuna - dobbiamo pertanto mettere da parte ogni divisione interna e pensare già da adesso al prossimo campionato e al futuro del nostro sport che rischia di non rialzarsi senza una programmazione precisa ed incisiva".

Fortuna parla da uomo di sport ma anche da imprenditore:

"Tornando al mio lavoro, in Far East, ci sono voluti più di tre mesi prima di tornare ad una parvenza di normalità e non è pensabile che da noi ci vorrà meno tempo. Adesso, però, non solo in Cina ma anche in Corea l’export è ripartito a tutta velocità perché hanno la necessità di rialzarsi, riprendere la produttività e recuperare il tempo perduto".