Archiviata la preziosa vittoria in rimonta ottenuta in trasferta con la Sanremese, la Lavagnese guarda già avanti.
Si comincia domenica con l’incontro casalingo col Saluzzo, si prosegue il 19 ottobre con la trasferta in casa del Derthona e il 26 ottobre in casa col Sestri Levante
Il calendario di Serie D propone ora un trittico di sfide ad alta intensità, che diranno molto sulle ambizioni e sulla maturazione della squadra allenata da Vincenzo Ranieri (foto). Si comincia domenica con l’incontro casalingo col Saluzzo, si prosegue il 19 ottobre con la trasferta in casa del Derthona e il 26 ottobre in casa col Sestri Levante. Tre appuntamenti che valgono molto più di nove punti.
La vittoria di Sanremo, arrivata dopo una prestazione solida e una rimonta da squadra vera, ha regalato ossigeno alla classifica ma soprattutto ha rafforzato identità e consapevolezza. Nonostante le assenze pesanti di Andrea Bacigalupo, il faro del centrocampo, e di Alessandro Daniello, il jolly offensivo spesso decisivo dalla panchina, la Lavagnese ha saputo compattarsi e reagire. È il segnale di un gruppo che, pur tra difficoltà e infortuni, sta costruendo una propria fisionomia ben definita.
Ranieri non nasconde la soddisfazione per l’evoluzione della squadra: “Ora serve continuità. Il valore umano di questo gruppo è altissimo, e può diventare la nostra arma in più per affrontare partite ravvicinate e complesse come quelle che ci attendono”.
Il prossimo avversario, il Saluzzo, arriva al Riboli con l’obiettivo di rilanciarsi, ma i bianconeri vogliono dare continuità ai risultati. La trasferta col Derthona, squadra solida e ostica, sarà un test importante per misurare la tenuta mentale e fisica del gruppo. La gara col Sestri promette scintille e sarà uno snodo chiave per la corsa nelle zone alte.
Tegola per mister Ranieri, stagione finita per il centrocampista Bacigalupo
Ottobre dirà se la Lavagnese potrà avere anche ambizione. Ambizione da inseguire senza Bacigalupo: si era fatto male lo scorso 30 settembre col Celle Varazze, gli esami specialistici hanno evidenziato rottura del legamento crociato e collaterale e del menisco. Per lui, stagione già finita e per la Lavagnese una grande perdita in campo e fuori.