serie c

L'Entella non si ferma, battuto anche il Grosseto

I biancocelesti vincono ancora grazie al rigore trasformato di Lescano

L'Entella non si ferma, battuto anche il Grosseto
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Sipario sulla quattordicesima giornata di campionato al Comunale di Chiavari, dove l'Entella ha battuto il Grosseto per uno a zero.

L'Entella non si ferma, battuto anche il Grosseto

L’obiettivo per i biancocelesti era continuare sulla strada di Ancona. In trasferta, la scorsa settimana, i liguri hanno portato a casa tre punti vincendo tre a uno (grazie alle reti di Magrassi e Cleur). Nonostante i tentativi però, l'Entella non riesce subito  a sbloccare il risultato durante il primo tempo. Sono diverse le azioni degne di nota tra cui quelle di Karic e Lescano ma nessuno impensierisce davvero Barosi che protegge la porta degli ospiti senza grossi problemi.
Durante il secondo tempo mister Volpe fa entrare Morosini e Dessena al posto di Magrassi e Lipani. Occasione con Morosini al 70esimo, ma anche questa volta nulla da fare, la palla prende il palo e quindi non entra.
Escono Capello e Chiosa per Merkaj e Bruno. E sempre Morosini sfiora il goal con una punizione ma nulla da fare. Volpe toglie anche Paolucci per far posto a Meazzi. E finalmente all'ultimo minuto di gioco l'Entella ha la possibilità di rifarsi: Meazzi viene atterrato in area di rigore e Lescano trasforma il rigore in vantaggio. Quattro minuti di recupero e tre punti d'oro per i biancocelesti.

Le prossime sfide

Domenica prossima l'Entella affronterà la Pistoiese in trasferta alle 17.30. La settimana dopo si tornerà in casa contro il Cesena, sempre domenica ma questa volta alle 14.30.

La storia di Giorgio Mangiapane e la premiazione

Prima della partita con il Grosseto, Giorgio Mangiapane ha voluto premiare il presidente Antonio Gozzi con una targa. Mangiapane, tifoso dell'Entella e del Grosseto ha una storia fatta di attaccamento e passione.

“Sono nato a Taranto, ma a tre anni mio papà venne trasferito nella caserma di Caperana”, racconta Giorgio, “Fin da piccolo ho sempre avuto una passione smisurata per il calcio. Ricordo a inizio anni sessanta che i miei genitori erano assolutamente contrari che io giocassi, quindi, andavo al campo di nascosto, finche un bel giorno, nel 1963, mio padre, preso da compassione, mi regalò il mio primo abbonamento per vedere l’Entella. Quelli per me furono anni indimenticabili, il mio primo vero grande amore. Nel 1967, poi, sempre per motivi lavorativi legati a mio padre, ci trasferimmo a Grosseto e da li nacque il mio tifo per i biancorossi. A Grosseto sono diventato uomo, mi sono sposato e ho costruito la mia vita, ma l’Entella ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore. Il primo ricordo che mi viene in mente se penso ai miei primi anni in toscana è legato ai lunedì mattina, quando, con il cuore in gola sfogliavo i maggiori quotidiani sportivi dell’epoca per vedere il risultato dei biancocelesti”.

"Il Club anno zero di cui sono presidente è gemellato con moltissime realtà del tifo biancoceleste, dagli amici della vetreria, passando per il Diaspora e la Val Graveglia”.

Mangiapane non si limita a seguire l’Entella dal divano di casa, ogni settimana, infatti, si divide tra gli spali dello Zecchini e del Comunale, senza perdersi neanche un minuto delle sue due squadre del cuore. “Cerco di incastrare sempre tutto per seguire sia l’Entella che il Grosseto. Certo, andare a vedere i biancorossi è molto più facile, ma per me fare 540 chilometri per venire a Chiavari a tifare l’Entella non è assolutamente un peso. La mia passione è troppo grande e a Chiavari, oltretutto, oltre ad avere instaurato numerosi rapporti umani con la società, ho ritrovato diversi amici di scuola e conosciuto tifosi splendidi che mi dimostrano un affetto unico. Domenica sarò come al solito nei distinti e porterò con me qualche amico di Grosseto. So già che soffrirò novanta minuti, ma sarà un’emozione enorme vedere le mie squadre giocare l’una contro l’altra”.

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