Luke Pavillard è un nuovo giocatore della Pro Recco
Il mancino australiano, 29 anni compiuti a marzo, ritorna in Europa dopo una stagione in patria con il Fremantle

Luke Pavillard è un nuovo giocatore della Pro Recco. Il mancino australiano, 29 anni compiuti a marzo, ritorna in Europa dopo una stagione in patria con il Fremantle nella quale ha realizzato 90 reti in 18 partite. Due metri di altezza, Pavillard ha indossato la calottina del Barceloneta per tre stagioni dopo l’esperienza negli Stati Uniti alla Pacific University con cui si è messo in mostra segnando 248 gol in quattro anni. Si lega al club campione d’Italia con un contratto annuale.
“Ogni giocatore che aspira a raggiungere qualcosa nella pallanuoto sogna di giocare per la Pro Recco. Entrare a far parte di questa squadra significa tutto per me; spero di lasciare il mio segno in una storia già ricchissima e di lasciare il club migliore di com’era quando sono arrivato”. Dopo le Olimpiadi di Parigi che hanno visto l’Australia chiudere all’ottavo posto dopo aver battuto nel girone Ungheria e Serbia, Pavillard è ritornato nel suo Paese per una stagione: “Era quello che desideravo, ho potuto riconnettermi con gli amici e la famiglia dopo aver trascorso la maggior parte della mia vita da adulto all’estero. Questi mesi mi sono serviti tanto: mi sento rigenerato e più concentrato che mai per continuare il mio percorso nella pallanuoto”.
Australia significa anche Aaron Younger, campione che ha chiuso a maggio con la Pro Recco la sua straordinaria carriera:
“Aaron viene dallo stesso club da cui provengo io, ho avuto la fortuna di giocare con lui a Perth, anche se stiamo parlando di quasi dieci anni fa. È sempre stato presente per guidarmi nella mia carriera. Credo che abbia alzato l’asticella per i giocatori australiani a livello mondiale e, se riuscissi a raggiungere anche solo una piccola parte di ciò che ha fatto lui, sarei davvero orgoglioso”.
Pavillard continuerà una tradizione che ha visto i più grandi mancini della storia passare da Recco:
“Essere il mancino della Pro Recco è già un privilegio di per sé, ma seguire le orme di alcuni dei migliori mancini del mondo mi motiva ancora di più a dare il massimo per me stesso e per il Club che mi ha dato questa opportunità. Il mancino a cui mi ispiro è Maro Joković. Ricordo quando lo guardavo giocare alle Olimpiadi di Londra: sembrava sempre avere il controllo e una risposta per tutto. Anche Gergely Kiss, con il suo stile fisico di gioco, è stato un riferimento: cerco di replicarlo nella mia pallanuoto. Se invece allarghiamo il discorso al giocatore che in generale ho sempre ammirato di più, direi senza dubbio Sandro Sukno: avere l’opportunità di giocare sotto la sua guida è qualcosa che ancora non realizzo del tutto. Voglio assorbire tutto ciò che posso da lui durante il mio percorso a Recco”.
Dopo Ben Hallock, a Recco arriva un altro giocatore ‘formatosi’ nelle università americane:
“Alla Pacific University ho studiato marketing. È stata un’esperienza fantastica e ancora oggi sento molti amici quasi ogni settimana. Se qualche giovane pallanuotista ha l’occasione di studiare e giocare negli Stati Uniti, lo consiglio assolutamente, è un’esperienza da fare”.
Pavillard ha già avuto un primo contatto con il mondo biancoceleste:
“Ho parlato con i nuovi proprietari, ed è stato subito chiaro quanto amino la pallanuoto. Possiamo dire con certezza che la Pro Recco è in ottime mani. La loro visione per il futuro del Club, pur mantenendo la sua storia e tradizione, è davvero ammirevole. Credo che la mia migliore pallanuoto debba ancora vedersi, quindi questo prossimo capitolo sarà tutto incentrato sul raggiungimento degli obiettivi che mi sono prefissato. E farlo indossando la calottina della Pro Recco sarebbe qualcosa che conserverei per tutta la vita. Giocare per la Pro Recco comporta delle aspettative, e non vedo l’ora di mostrare al mondo cosa io e questa squadra possiamo fare. Ho tanta voglia di arrivare, conoscere tutti, iniziare ad allenarmi, integrarmi nel gruppo e cominciare a lavorare”.