ciclismo

Presentato il percorso del Giro d'Italia 2024, due tappe in Liguria

Il prossimo 8 maggio la tappa nel Levante ligure: da Recco, passando per Zoagli, Chiavari, arrivando a Sestri Levante fino al Passo del Bracco

Presentato il percorso del Giro d'Italia 2024, due tappe in Liguria
Pubblicato:
Aggiornato:

Nella giornata di ieri, venerdì 13 ottobre è stato presentato il percorso del Giro d'Italia 2024: sei tappe per velocisti, due prove contro il tempo per un totale di 68,2 km, cinque tappe di montagna con quattro arrivi in salita e otto tappe mosse, molto insidiose. Il 107° Giro d’Italia è in programma dal 4 al 26 maggio.

Il prossimo 8 maggio la partenza dal monumento di Quarto dei Mille, la quinta tappa del Giro toccherà la Liguria ed il Tigullio: da Recco, passando per Zoagli, Chiavari, arrivando a Sestri Levante fino al Passo del Bracco.

Il percorso

42.900 i metri di dislivello nei 3.321,2 chilometri totali da percorrere. Grande Partenza dal Piemonte con una tappa che rimarrà nella storia del Giro. Il 4 maggio infatti, nella ricorrenza delle celebrazioni della tragedia del Grande Torino, la Corsa Rosa toccherà il Colle di Superga per rendere omaggio agli “Invincibili”. Grande Arrivo a Roma dove il Giro terminerà per la sesta volta nella sua storia. La Cima Coppi sarà il Passo dello Stelvio con i suoi 2.758 metri mentre la salita del Santuario di Oropa sarà la Montagna Pantani. Tornano gli sterrati nella Viareggio-Rapolano Terme, Tappa Bartali. Svelato, con due testimoni d’eccezione come Elisa Longo Borghini e Letizia Paternoster, il Trofeo dedicato alla vincitrice del Giro d’Italia Women 2024.

"Il ritorno del Giro d'Italia in Liguria è una splendida notizia. Grazie agli organizzatori, che hanno nuovamente premiato il nostro lavoro dopo il successo dell'edizione del 2022, quando la corsa era tornata nella nostra regione dopo sette anni di assenza. In questi mesi abbiamo fortemente sostenuto il ritorno del Giro: l'arrivo ad Andora e la partenza da Genova porteranno gioia, entusiasmo e la possibilità per tanti appassionati di vedere da vicino i grandi campioni del ciclismo. Il tutto senza dimenticare quelli che saranno le positive ricadute di questo grande evento sul settore turistico ligure". Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore allo Sport Simona Ferro dopo la presentazione ufficiale del Giro d’Italia, che nel 2024 prevederà due tappe sul territorio ligure. In particolare, la quarta tappa, con partenza ad Acqui Terme (AL), vedrà il suo traguardo ad Andora, in provincia di Savona. La quinta tappa, invece, partirà da Genova e terminerà a Lucca.

"Ancora una volta la nostra regione sarà protagonista della 'corsa rosa' con le immagini televisive, diffuse in tutto il mondo dalle telecamere, che saranno il miglior spot turistico per la Liguria. Il nostro mare e il nostro entroterra saranno i protagonisti assoluti in tv".
Così l'assessore regionale al Turismo e Grandi eventi Augusto Sartori commenta la notizia che due tappe del Giro d'Italia 2024 si svolgeranno in Liguria. La tappa del 7 maggio si concluderà ad Andora dopo avere attraversato la Val Bormida, mentre quella del giorno dopo partirà da Quarto dei Mille per concludersi a Lucca dopo aver percorso tutta la Riviera di Levante.

GRANDE PARTENZA
Si inizia con due tappe inusuali già ricche di asperità che obbligheranno i capitani e i “favoriti” a contendersi la vittoria sebbene non siano tali da generare distacchi eccessivi.
La Venaria Reale-Torino di 136 km è la riedizione alleggerita della tappa di Montagna in città. Dopo un primo avvicinamento attraverso le colline torinesi si approccia Superga da un versante meno battuto nel giorno del 75° anniversario della tragedia che colpì il Grande Torino. Passato una prima volta il traguardo si scalerà il Colle Maddalena dal versante dell’Eremo per concludere sulla tradizionale linea di arrivo davanti alla Gran Madre.
Ventiquattr’ore dopo si replica con una tappa che parte dal Canavese (San Francesco al Campo) e percorre le colline del Biellese per approdare alla salita finale di Oropa (150 km) dove nel 1999 Marco Pantani realizzò una delle più belle imprese in salita rimontando 49 ciclisti dopo un problema meccanico e vincendo la tappa.
La terza tappa propone una volata potenzialmente di gruppo (Novara-Fossano 165 km), ma che i velocisti dovranno guadagnarsi dato che il precedente di un GranPiemonte (2009) mostra come un corridore dalle caratteristiche di Philippe Gilbert si possa imporre.

PRIMA SETTIMANA
Il Giro si sposta per raggiungere la Liguria (Acqui Terme-Andora 187 km) e quindi la Toscana (Genova-Lucca 177 km) prima di una serie di tappe impegnative e in alcuni casi potenzialmente decisive non fosse per la scrematura dei favoriti che imporranno al gruppo. Si succedono una tappa mossa, una cronometro individuale e una tappa di montagna con arrivo in salita. Nell’ordine: Viareggio-Rapolano Terme (177 km) con circa 12 km di sterrati nel finale, in parte già visti alla Strade Bianche e in parte inediti. Segue Foligno-Perugia, cronometro individuale (37.2 km) con gli ultimi 4 km in salita per giungere al centro storico toccando i luoghi turisticamente più famosi dell’Umbria legati a San Francesco come Assisi e Spello. Dopo la fatica contro le lancette secondo arrivo in salita sui 14 km di Prati di Tivo (Spoleto-Prati di Tivo 153 km), già sede di tappa alla Tirreno-Adriatico in diverse occasioni. Da Spoleto si attraversa l’Appennino Umbro per arrivare sul massiccio del Gran Sasso. Prima del giorno di riposo la carovana giunge a Napoli (Avezzano-Napoli 206 km), nel suo salotto di via Caracciolo, con una tappa potenzialmente da volata.

SECONDA SETTIMANA
Si riparte, dopo il riposo, da Pompei per una tappa che ciclisticamente presenta un arrivo in salita inedito (Pompei-Cusano Mutri [Bocca della Selva] 141 km) e culturalmente lega archeologia e paleontologia. Pompei e la vicina Longola nell’area di partenza parlano di storia romana, di vita quotidiana fino all’eruzione del Vesuvio. Pietraroja a qualche decina di chilometri dall’arrivo racconta la storia del cucciolo di dinosauro “Ciro” ritrovato fossilizzato praticamente intatto che ha permesso di apprendere molte cose sul mondo di 65 milioni di anni fa.
Francavilla al Mare ospiterà una meritata volata (Foiano di Val Fortore-Francavilla al Mare 203 km) prima della tappa dei muri di Fano (Martinsicuro-Fano 183 km). Una tappa selettiva caratterizzata dai “muri bassi” delle Marche ovvero quelli con pendenze elevate, ma non estreme che dovrebbero portare un manipolo di ciclisti a giocarsi la vittoria di tappa.
Ancora una volata nella Riccione-Cento (179 km) che attraversa le zone martoriate dall’alluvione del maggio 2023. Fine settimana con due tappe molto impegnative: Castiglione delle Stiviere-Desenzano del Garda: cronometro individuale (31.0 km) e Manerba del Garda-Livigno (Mottolino) di 223 km con arrivo in salita inedito. La cronometro è l’ultima occasione per gli specialisti per accumulare vantaggio sugli scalatori, ma già il giorno successivo questi ultimi avranno l’occasione se non di ribaltare la situazione almeno di rosicchiare secondi, o minuti, agli avversari. La crono è piatta e velocissima, laddove nel 1859 fu combattuta la seconda guerra di indipendenza. Per arrivare a Livigno si supereranno 5200 m di dislivello con nel finale l’interminabile Forcola di Livigno (sconfinamento in Svizzera) e l’arrivo al Mottolino dove gli ultimi 1800 m percorrono su asfalto una pista di sci con un’alternanza di rampe al 18% e brevi tratti quasi piatti.

TERZA SETTIMANA
Riposo e ripartenza da Livigno per la tappa della Cima Coppi che nel 2024 sarà ancora una volta il Passo dello Stelvio con i suoi 2758 m. La Livigno-Santa Cristina Valgardena (Monte Pana) propone 4400 m di dislivello che culminano con i 2 km conclusivi di Monte Pana sempre sopra il 10%. La tappa successiva da Selva di Val Gardena a Passo Brocon di 159 km che si propone come una delle tappe decisive del finale di Giro. Ad esclusione del breve tratto da Canazei a Predazzo ci sono soltanto salite o discese. Si scalano il Passo Sella e il Rolle che hanno fatto la storia del Giro del primo dopoguerra per passare al Passo Brocon da due versanti. Quello di Canal San Bovo, che ha già visto passare il Giro del 1955-56-57 e 67, e quello inedito della Val Malene con il lungo tratto oltre il 10% che porta all’arrivo.
La volata a Padova (Fiera di Primiero-Padova 166 km) e la tappa di media difficoltà di Sappada (154 km da Mortegliano con Passo Duron e Sella Valcalda prima del finale – la tappa transita da Peonis dove morì Ottavio Bottecchia) anticipano la resa dei conti della Alpago-Bassano del Grappa (175 km con due scalate del Monte Grappa da Semonzo che vide l’attacco vittorioso di Nibali nel 2010 e la crono vinta da Quintana nel 2014). Grande Arrivo a Roma con il circuito passerella nella Città Eterna.

Seguici sui nostri canali