Pro Recco, stagione iniziata
Ieri sera a Recco, a Punta Sant'Anna
La stagione della Pro Recco è cominciata ufficialmente ieri sera a Punta Sant’Anna. Agli ordini di mister Sandro Sukno, sotto gli occhi del presidente Maurizio Felugo e del “Caimano” Eraldo Pizzo, i biancocelesti si sono ritrovati cento giorni dopo la finale di Champions League vinta a Belgrado, ultimo trionfo di un’annata magica conclusa con tutti e quattro i trofei alzati da capitan Ivovic.
Alla “Ferro” si è visto per un rapido saluto anche Andrea Fondelli, uno dei volti nuovi con Matteo Iocchi Gratta: il centrovasca del Settebello si aggregherà alla truppa solo tra due settimane insieme agli altri reduci dagli Europei di Spalato. Prima del tuffo in acqua, Ivovic e compagni hanno ricevuto la visita del sindaco Carlo Gandolfo. In gruppo anche Giglio Rossi, Andrea Nuzzo, Lorenzo Demarchi ed Emanuele Marini, ragazzi del settore giovanile biancoceleste, rivelatosi negli ultimi anni tra i migliori d’Italia.
Le parole di mister Sukno
«Cominciamo senza i giocatori che hanno disputato gli Europei, ma ho ritrovato i ragazzi molto motivati ed è davvero importante - ha affermato Sukno -. La rosa è cambiata pochissimo ed è forte; quello che abbiamo fatto la scorsa stagione ormai appartiene al passato, siamo felici dei risultati raggiunti, riconfermarsi è sempre più difficile, ma ora ci rimettiamo a lavorare a testa bassa, puntando inizialmente sull’aspetto fisico, tanto nuoto come è sempre stato in preparazione, almeno fino alla fine di settembre. Abbiamo la Coppa Italia tra meno di un mese, poi tre trasferte difficili a Trieste e Brescia in campionato, l’esordio di Atene in Champions League contro l’Olympiacos. Questo però non mi farà cambiare il programma per timore di perdere qualche gara: la mia convinzione, come ho già detto lo scorso anno, è che conta arrivare al massimo al termine della stagione quando si decide tutto. In gruppo ci sono anche quattro ragazzi del settore giovanile, alcuni li ho già fatti esordire in Champions League: sarebbe bello inserirli in pianta stabile nei tredici, ma tutto dipende da loro e da come si alleneranno».