Team LAN Service combattivo all'internazionale 94° Coppa San Geo

Tre atleti della squadra fra i primi all'arrivo di Prevalle, benché il tracciato non fosse a loro dei più favorevoli

Team LAN Service combattivo all'internazionale 94° Coppa San Geo
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Buone sensazioni scaturiscono dalle prime uscite della rinnovata LAN Service group Under23.

Il Team LAN Service si distingue alla Coppa San Geo

Dopo l'approccio positivo in terra francese della scorsa settimana, che ha prodotto un piazzamento a ridosso della top ten ad opera di Manuel Belloni nel duro Grand Prix du Pays d'Aix, ieri è stata la 94° Coppa San Geo di Prevalle (Bs) - prestigioso appuntamento internazionale - a decretare senza dubbi l'affidabilità e la combattività della compagine ligure, che piazza ben tre corridori sotto la linea del traguardo, su poco più di una trentina di reduci.

Al via è scattata presto una fuga di tre elementi - poi ridottasi a due - che ha tenuto banco per la prima parte della corsa e ha costretto gli avversari all'inseguimento. L'enorme lavoro per chiudere sui fuggitivi ha determianrto una feroce selezione e all'ultimo scollinamento dei meno 30 km si contavano solo una trentina di corridori. Tra essi, grazie al lavoro dell'intera squadra, c'erano Manuel Belloni, Simone Mammoliti e Stefano Giannuzzi. Così come in Francia, è ancora Belloni a mettersi in evidenza con un'azione personale che lo proietta nel cuore del gruppo a giocarsi la vittoria nella volata finale: la bagarre di un paio di corridori davanti a lui non gli consente di trovare il varco giusto per inserire il suo nome nella top ten, ma comunque lo piazza ad un più che onorevole 20° posto finale. Mammoliti e Giannuzzi arrivano dopo pochi secondi, con due piccoli gruppetti leggermente staccati.

Moderatamente soddisfatto il general manager Pederzolli: «Considerando che la nostra è principalmente una squadra composta da passisti veloci, non sono certo queste le gare adatte a noi, così come non lo erano quelle disputate in Francia. Questo inizio così duro, però, è servito a me e al DS De Maria per tastare il polso della squadra dopo un intenso periodo di allenamenti. Inoltre, da quest'anno, l'imperativo per il nostro team è ben figurare qualunque sia lo scenario di gara, quindi anche su terreni non proprio adatti alle nostre caratteristiche. Solo così si possono forgiare futuri corridori veri».

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