Al Lago delle Lame il 1° Mabon Festival
La rassegna coniuga generi diversi – su un palco si suonerà elettronica e techno, sul secondo dedicato integralmente alla musica in vinile saranno proposti funky, disco e house e il terzo sarà riservato interamente al fusion, rock e reggae – in un contesto ideale per accogliere oltre venti gruppi locali ed internazionali in un evento a cielo aperto e in un’area suggestiva, già in passato teatro di manifestazioni indipendenti
Letteralmente si legge “Mabon Festival”, in sostanza lo si può considerare a tutti gli effetti un grande appuntamento dedicato alla musica. Il Lago della Lame venerdì 6 e sabato 7 settembre si prepara ad ospitare la prima rassegna che coniuga generi diversi – su un palco si suonerà elettronica e techno, sul secondo dedicato integralmente alla musica in vinile saranno proposti funky, disco e house e il terzo sarà riservato interamente al fusion, rock e reggae – in un contesto ideale per accogliere oltre venti gruppi locali ed internazionali in un evento a cielo aperto e in un’area suggestiva, già in passato teatro di manifestazioni indipendenti.
Il programma
Si parte venerdì, dalle ore 18, sul Palco Lago, nell’area food & beverage, con il “venerdì fusion”: fino alle 2 del mattino si esibiranno spaziando dalla musica strumentale ad altri generi gli artisti Peter Column Ft E’ Importante, Ali Hasan, Sembe Crew, Dj Autogrill. Il tutto accompagnato da altre forme d’arte visiva e performativa che arricchiranno il festival tra le quali citiamo: le installazioni e sculture in bamboo di grandi dimensioni di Giovanni Zuffi; la tela gigante a tema floreale e le sculture di Matteo Orlandi. Presenti inoltre stand di artigiani e commercianti, anche locali, che presidieranno durante tutta la manifestazione.
Sabato 7 settembre il festival entrerà nel vivo: si parte dalle 11 dal Palco Lago, con Discobrunch, evento culinario, artistico e musicale firmato Sinestesie che proporrà i dj-set in vinile di Cutsweet, Dj M, Tenkj e il “brunch del contadino” preparato con pietanze genuine, prodotti del territorio e specialità degli associati di Coldiretti e Campagna Amica tra cui nettari, confetture e formaggi. Per la parte artistica e per gli allestimenti collaboreranno Art Room di Marcella Novotny e IlDagodart che realizzerà una performance di live body painting a tema natura che darà vita a un rituale iniziatico e celebrerà così l'inizio di questo sabato di festa; a seguire sul Palco Lago, sempre musica in vinile fino a notte fonda con artisti di primo livello come Alex Varini, Giorgio Gazzo, Pierka; dal primissimo pomeriggio si animerà anche il Palco Bosco, dedicato alle band dal vivo, sul quale si esibiranno artisti locali e internazionali come Raphael & The Survivors, gli Early Vibes, Screwdrivers, Blindsmyth e tanti altri; al Palco Fienile, invece, curato interamente dal collettivo El Cartel, si suonerà principalmente techno e si vivrà un’esperienza immersiva tra luci, proiezioni e suoni al ritmo di dejjay che vengono dalla scena nordeuropea e berlinese oltre che italiana, tra i quali LV, Avgusto e Billie Kay.
Sabato si potrà anche approfittare di una comoda zona chill dove aprirà un’area polivalente dedicata alla multidisciplinarietà e alla multiculturalità con artisti, maestri e artigiani che terranno workshop e laboratori. In programma anche piccoli spettacoli teatrali, di danza e musicali tra i quali Fabula di Lunatik Cirque e la proiezione del documentario DARE sulla musica e la mediazione culturale prodotto da Silvia Nocentini. Tutta la zona, inoltre, sarà animata da diverse installazioni e sculture artistiche, che vede anche la partecipazione di Line Out Gallery che si occupa di promuovere artisti emergenti, oltre che dagli stand gastronomici con proposte food & beverage quasi esclusivamente locali.
«Le radici di Mabon affondano in un terreno che coltiviamo da qualche anno – spiegano Livio Chindamo e Jacopo Tassara, gli ideatori del festival - I primi germogli nascono nel 2021, quando costretti dalle restrizioni e dall’impossibilità di riunirsi, di aggregarsi e di condividere, un gruppo di ragazzi stretti da un forte legame decide di organizzare in modo semplice e spontaneo una festa in cima al monte per sfuggire all’asprezza di quei momenti. Da quell’istante, festa dopo festa, il movimento è cresciuto, si è dato un nome, El Cartel».
Il passo successivo è stata la nascita di un movimento, OBD Events,
«realtà scaturita dagli sforzi di giovani appassionati desiderosi di trasmettere la loro idea di intrattenimento e coinvolgimento, in ambiti che trascendono la sola musica», prosegue l’organizzatore del Mabon Festival. Prende così forma l’idea di trasferire il festival al Lago delle Lame. «Un luogo considerato incrocio naturale di molte vie energetiche tra le quali anche la famosa via di San Michele – aggiunge -. Anche la scelta del periodo non è casuale: settembre è il confine tra l’andare via della stagione estiva e l’arrivo dell’autunno. Mabon sarà, quindi, una festa per onorare la trasformazione delle stagioni assorbendo a sé i temi e le meraviglie che scaturiscono da questo concetto. Riaffermare a gran voce l’eterno e forte legame che ci unisce alla natura e ai luoghi che ci ospitano».