Camogli onora la memoria di Niccolò Cuneo
Appuntamento per lunedì 24 marzo, nell’80° anniversario della scomparsa, alle 11, nei locali della biblioteca civica

Camogli onora la memoria di Niccolò Cuneo, intellettuale, studioso e patriota morto in campo di concentramento, con un incontro dal titolo "Una vita per la libertà".
L'appuntamento
Lunedì 24 marzo, nell’80° anniversario della scomparsa, alle 11, nei locali della biblioteca civica che porta il suo nome, incontro con G.B. Roberto Figari, presidente dell’Accademia dei Cultori di Storia Locale.
Un evento promosso dall’Amministrazione nell’ambito delle iniziative per celebrare il 25 Aprile, in particolare dal presidente del consiglio comunale con delega alla Cultura, Paolo Terrile, per onorare la memoria di Niccolò Cuneo, nato a Camogli il 25 luglio 1906 e morto il 24 marzo 1945 nel campo di concentramento di Gusen nella ricorrenza degli 80 anni dalla scomparsa.
Relatore dell’incontro, a ingresso libero, l’avvocato G.B. Roberto Figari, presidente dell’Accademia dei Cultori di Storia Locale, nella sua veste di ricercatore curioso e appassionato bibliofilo. Figari, nel corso degli anni, ha approfondito con rigore la figura di quello che definisce «un eroe dimenticato verso il quale tutti noi abbiamo un debito di riconoscenza».
Niccolò Cuneo
Niccolò Cuneo, allievo del giurista Francesco Ruffini, del filosofo Giuseppe Rensi e dell’economista Emanuele Sella all’Università di Genova, si laurea in giurisprudenza nel 1930. Colto e sagace, abbandona la professione forense per intraprendere la carriera accademica. Si unisce alla fronda di quegli intellettuali liguri che, dopo avere salutato con entusiasmo, in un primo momento, l’avvento del fascismo, davanti all’orrore della guerra, si convincono della necessità di un cambiamento. Abbraccia il Partito d’Azione e, nel 1944 è segnalato, arrestato, interrogato e rilasciato ma, probabilmente in seguito a una spiata, viene poi deportato. Passa dal campo di concentramento di Fossoli a quello di Bolzano, quindi a Mauthausen, infine a Gusen, dove muore, annientato dalle sofferenze, il 24 marzo 1945.
Al termine dell’evento, cui sono state invitate rappresentanze delle scuole camogliesi – nautico Colombo, alberghiero Marco Polo, primaria e secondaria di primo grado - verrà deposta una corona d’alloro sulla targa di via Niccolò Cuneo (lato Sud, davanti al Cenobio dei Dogi).
«Il 2025 è un anno importante per la storia italiana, perché si celebra l’80° anniversario della Liberazione e l’Amministrazione di Camogli sta mettendo a punto un calendario di iniziative per questa ricorrenza – spiega Paolo Terrile, presidente del consiglio comunale e consigliere incaricato per la Cultura .
Abbiamo organizzato l’incontro in biblioteca per calare i valori e il significato della Liberazione nella realtà locale attraverso un figlio illustre della città, onorando la sua memoria in un ambiente che lo ricorda nel quotidiano».
La biblioteca che porta il suo nome
La biblioteca civica, inaugurata nella sede originaria, in piazza Schiaffino, il 24 ottobre 1948, porta il suo nome: il Comune di Camogli aveva, infatti, accettato la donazione di 27.549 volumi da parte di Ortensia Schiaffino, vedova Cuneo, che, così facendo, rendeva esecutiva la volontà del figlio Niccolò, il quale aveva disposto nel testamento la donazione della sua biblioteca a favore della Città di Camogli.
Il patrimonio librario della biblioteca (che attualmente possiede oltre 40 mila volumi) comprende anche i volumi che Niccolò Cuneo aveva ricevuto dal barone Alberto Lumbroso, grande storico, appassionato cultore di studi napoleonici, il quale aveva raccolto opere rare di storia del Risorgimento, di storia della Rivoluzione francese, del primo e secondo Impero e opere di ogni lingua sulla guerra del 1915 – 1918 completate da intere annate di giornali dell’epoca.