Il Comune di Casarza Ligure ha aperto il bando di concorso per il Premio letterario nazionale “Umberto Fracchia” giunto alla sesta edizione, e che si avvale del patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria.
Aperto il bando per il Premio letterario
Il tema scelto per questa nuova edizione è: “Terreno di meraviglia”.
È possibile partecipare con un’opera narrativa breve (novella, racconto) inedita, in lingua italiana. Prevista una sezione speciale dedicata al cortometraggio.
Intanto gli organizzatori sono al lavoro anche per dare vita alla nuova edizione del Festival Letterario che si terrà da lunedì 22 a domenica 28 giugno 2026 e porterà a Casarza Ligure e nel borgo di Bargone scrittori, giornalisti, esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo.
Il tema di quest’anno
La natura e i suoi ritmi, la meraviglia del suo germogliare: la campagna diventa simbolo di autenticità, equilibrio e moralità, in contrapposizione alla modernità urbana. L’opera di Umberto Fracchia contribuisce a una visione della campagna come spazio di memoria e genuinità, che ancora oggi offre spunti di riflessione sulla relazione tra uomo e ambiente. “Fu dunque per me un momento di grande stupore quando, uscendo a fare quattro passi al sole dicembrino, mi affacciai direttamente sulla vallata e a un tratto, sotto di me, vidi qualche cosa che non avevo mai immaginato: la trasparenza di un bosco in pieno inverno. La trasparenza dell’acqua mi ha sempre riempito di meraviglia”. Tratto dal racconto “Andar per legna” di Umberto Fracchia, contenuto nella raccolta “Gente e scene di campagna” anno di ed. 1931.
Le sezioni del Premio
adulti dai 26 anni
giovani dai 16 ai 25 anni
studenti universitari delle Facoltà di Lettere e Umanistiche liguri e nazionali
studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado liguri e nazionali
studenti del biennio delle scuole secondarie di secondo grado di tutto il territorio ligure e nazionale
alunni delle scuole secondarie di primo grado ligure e nazionale
alunni della scuola primaria
sezione speciale dedicata ai cortometraggi della durata massima di 10 minuti a colori o in bianco e nero, in lingua italiana o con eventuali sottotitoli in italiano. I cortometraggi a differenza delle opere narrative possono essere già editi.
La partecipazione è aperta a tutti i cittadini dell’Unione Europea e non comporta alcuna tassa. Saranno assegnati premi da 150 fino a 500 euro. Le opere saranno esaminate da una giuria composta da esperti (scrittori, critici, giornalisti, direttori di riviste di settore) che giudicherà in maniera insindacabile i vincitori delle varie sezioni. Potrà essere effettuata, su indicazione dell’amministrazione, una preselezione dei componimenti ad opera di Comitati di lettura diffusi sul territorio regionale e nazionale.
Il termine ultimo per aderire al bando è lunedì 11 maggio 2026 (farà fede il timbro postale di spedizione o la ricevuta della pec). Sarà possibile inviare le opere: – a mezzo racc. A/R – con corriere espresso – a mano (consegnando il plico all’Ufficio Protocollo dal lunedì al sabato con orario 9.00-12.00) – tramite invio telematico all’indirizzo PEC premiofracchia@pec.it; o mail protocollo@comune.casarza-ligure.ge.it.
La cerimonia di premiazione si terrà sabato 27 giugno 2026.
Umberto Fracchia e il legame con Casarza
Umberto Fracchia (Lucca 1889-Roma 1930): Si tratta di una personalità multiforme e ricca di interessi : scrittore di romanzi famosi (tra gli altri “Il Perduto amore”, “Angela” -tradotto in varie lingue e di grande successo- “La Stella del Nord”) e racconti (“Piccola gente di città”, “Piccoli vinti”, “Gente e scene di campagna ” -pubblicato in parte postumo-), regista, giornalista (collaborò con importanti quotidiani nazionali, come La Tribuna, Il Secolo e il Corriere della Sera), fondatore e direttore di riviste quali Lirica, ma soprattutto di Fiera Letteraria settimanale di scienze, lettere ed arti con la quale si proponeva di raccogliere il fiore d’ogni umanesimo e tutti gli intellettuali che lo coltivavano degnamente, organizzatore culturale, direttore editoriale della Mondadori, e persino regista di lungometraggi del cinema muto oltre che ideatore del primo fotoromanzo ad litteram .
Ne viene fuori il ritratto di un versatile intellettuale, protagonista intenso della vita letteraria italiana degli anni Venti.
Sebbene i suoi estremi dati biografici lo abbiano visto nascere e morire -prematuramente – rispettivamente a Lucca e a Roma, egli ha avuto un legame fortissimo con la Liguria e in particolare con il paese di Bargone frazione di Casarza Ligure, del quale era originaria la famiglia della madre Gemma Scerni: qui tornava abitualmente appena gli impegni di lavoro glielo consentivano e qui ha voluto essere sepolto.
Interessante osservare che la rivista Fiera Letteraria fondata nel 1925, dopo la grande guerra, raccolse e fece confrontare le penne più brillanti all’indomani della grande guerra, celebrati autori quali Luigi Pirandello, Grazia Deledda, Ada Negri, etc., con gli allora scrittori “nuovi”, Vincenzo Cardarelli e Corrado Alvaro, Curzio Malaparte, Giuseppe Ungaretti, Umberto Saba, Carlo Emilio Gadda, Riccardo Bacchelli e molti altri nell’ambito del rinato dibattito culturale.
Come scrittore Fracchia viene paragonato a Verga e Fogazzaro, ma anche Dostoevskij. I suoi romanzi e racconti hanno come protagonisti personaggi emarginati e delusi, sospesi tra dolore e purificazione, spesso solitari e rassegnati destinati a ripiombare nella tragedia dopo brevi illusioni. Si nota, a detta della critica, nei suoi scritti, una vena crepuscolare, seppure non eccessivamente malinconica e nel contempo un effetto fiabesco, scrittore irreale e realistico insieme.
L’affetto che Fracchia nutriva per Casarza Ligure è testimoniato sia dalle opere ricche di riferimenti al paese di adozione (ne “La Stella del Nord”, ma soprattutto in “Gente e scene di campagna”) e dall’aver voluto lasciare in affidamento al Comune il “Fondo Carte Umberto Fracchia” pregiata raccolta di carteggi e altri materiali documentari a lui appartenuti che costituiscono una sezione della Biblioteca di Genova in parte presente presso la Biblioteca comunale dedicata proprio a Fracchia.
Non può dimenticarsi, poi, che le spoglie dell’autore, morto prematuramente nel 1930, per sua volontà sono state traslate nell’amato borgo di Bargone a Casarza Ligure, con una solenne cerimonia, nel 1959 in una grande tomba-mausoleo rivestita di alluminio e fatta realizzare dalla vedova su disegno del noto architetto Del Debbio.
L’impegno che Fracchia mise per attuare una diffusione capillare della cultura e della letteratura contemporanea non venne mai meno ed è giusto ricordare il senso etico del suo giornalismo culturale e la volontà di accogliere e valorizzare i giovani talenti.