Gli Alpini della Val Fontanabuona ricordano i Caduti nella guerra di Crimea
Lo spunto è stato preso dalla targa che nel 2006 venne affissa, su iniziativa di Renato Lagomarsino, ad una delle pareti esterne dell’edificio scolastico
Una iniziativa del tutto insolita, se non addirittura originale, quella che il Gruppo Alpini Val Fontanabuona ha in programma domenica 15 a Calvari: una messa nella cappella di San Lorenzo e una cerimonia sul piazzale e presso la contigua scuola per ricordare i Caduti fontanini nella Guerra di Crimea, avvenuta 169 anni fa.
Lo spunto è stato preso dalla targa che nel 2006 venne affissa (su iniziativa di Renato Lagomarsino) ad una delle pareti esterne dell’edificio scolastico, che è intitolato ai Caduti d’Italia senza alcun riferimento ad una specifica guerra. Allora, nel 2006, ricorreva il 150° anniversario della Conferenza di Pace nella quale venne riconosciuto il ruolo e il valore dei soldati italiani nella battaglia della Cernaia, durante l’assedio di Sebastopoli, che nel 1855 segnò la fine della guerra tra la Turchia, supportata da Francia, Inghilterra e Italia, e la Russia, che fu sconfitta.
L’intervento dell’Italia, con un contingente di 15 mila uomini, in gran parte bersaglieri reclutati in Piemonte e in Liguria, fu voluto da Cavour per poter portare all’attenzione dei “grandi” di allora, durante la Conferenza di Pace a Parigi, la "questione italiana”, con la condanna dei regimi autoritari del Lombardo Veneto, dello Stato pontificio e del Regno di Napoli.
La nostra regione diede in quella guerra un notevole sacrificio di uomini, e i loro nomi furono incisi su una grande lastra marmorea posta nell’atrio di Palazzo Tursi a Genova per ricordare che “nella lontana Troade tennero alta la nazionale bandiera iniziando alla Cernaia la nuova era italica”.
Fra i tanti nomi figurano anche quelli di nove Caduti nativi di alcuni Comuni della Fontanabuona: Alberto Lercari di Lumarzo, Pasquale Olcese e Bartolomeo Esposto di Neirone, Alfonso Casagrande di Cicagna, Carlo Zerega di Coreglia, Carlo Torre, Giovanni Oneto e Giacomo Cademartori di San Colombano Certenoli e Lorenzo Lagomarsino di Leivi.
Di Giacomo Cademartori è stata rintracciata nell’archivio parrocchiale di Certenoli la comunicazione della notizia del decesso, avvenuto nell’ospedale di Balaklava in Crimea l’11 giugno del 1855.
Alla spedizione sabauda in aiuto della Turchia è legato il tragico episodio dell’incendio della nave “Croesus" nella baia di San Fruttuoso, con a bordo duecentocinquanta soldati, e il sacrificio di una delle due sorelle Avegno che erano intervenute nelle operazioni di soccorso.
La cerimonia di domenica a Calvari, cui sono stati invitati i sindaci dei Comuni interessati, si svolgerà, in accordo con l’Associazione Nazionale Bersaglieri sezione di Chiavari, con il seguente programma:
· ore 9 – Alza Bandiera (effettuata dal personale del Gruppo Alpini);
. ore 10 – Ricevimento autorità;
· ore 11 – S. Messa nella cappella di San Lorenzo;
. ore 11, 30 – Deposizione corone presso la targa dei Caduti;
. ore 11, 45 – Allocuzioni autorità e ringraziamenti finali;
. ore 18 – Ammaina Bandiera.